“Vegliate!” – I domenica di Avvento

02
Dic

VANGELO – Mc 13,33-37

Nel capitolo 13 di San Marco, tutto il discorso di Gesù sulla fine del mondo è di genere apocalittico. Gli scritti apocalittici venivano utilizzati nelle comunità primitive per comunicare speranza alle persone timorose, rivelando che Dio avrebbe salvato definitivamente i suoi fedeli da qualsiasi forza del male alla fine dei tempi.

Il testo di questa prima domenica si integra nella terza tappa del discorso escatologico di Gesù. Esso si riferisce direttamente alla fine dei tempi e all’atteggiamento che i discepoli devono avere verso questo incontro finale e definitivo con Gesù.

Il brano di 13,3-27 è un messaggio incoraggiante che si conclude con l’ultima chiamata di Gesù ai suoi seguaci: «il Figlio dell’uomo è vicino, alle vostre porte». Vedrete i segni della fine (vv. 29-31) così chiaramente come «riconoscete che l’estate è vicina, appena vedete i rami del fico diventare teneri e le foglie germogliare (vv. 28-29).

Ma Gesù sottolinea un altro elemento: «nessuno conosce il giorno e l’ora. State attenti e vigilate” (vv32-33). «Vigilate (v35) perché il padrone della casa non vi incontri addormentati (v36). Vigilate” (v37). Solo Dio stabilisce la data di fine. Gesù afferma cosí la prerogativa del Padre.

La parola chiave di questa domenica è “vigilanza”. Il capitolo 13 si conclude con un chiaro avvertimento rivolto a tutti noi, non solo ai discepoli. Ci chiede di perseverare nella fede anche nei giorni più difficili e sofferenti, per amore del Vangelo. Le nostre comunità hanno questo compito. Il Figlio dell’Uomo ci ha affidato questa missione fino al suo ritorno glorioso.

In attesa del ritorno glorioso di Gesù, la nostra vigilanza non può essere passiva, ma attiva. Implica un impegno fattivo per costruire un mondo più umano, più fraterno e giusto.

“Il Signore viene” – assicura Gesù stesso; e questa certezza dovrebbe incoraggiare e dare speranza alle nostre comunità!

Maria Aparecida

(Gruppo Kar.in)

VANGELO – Mc 13,33-37

Nel capitolo 13 di San Marco, tutto il discorso di Gesù sulla fine del mondo è di genere apocalittico. Gli scritti apocalittici venivano utilizzati nelle comunità primitive per comunicare speranza alle persone timorose, rivelando che Dio avrebbe salvato definitivamente i suoi fedeli da qualsiasi forza del male alla fine dei tempi.

Il testo di questa prima domenica si integra nella terza tappa del discorso escatologico di Gesù. Esso si riferisce direttamente alla fine dei tempi e all’atteggiamento che i discepoli devono avere verso questo incontro finale e definitivo con Gesù.

Il brano di 13,3-27 è un messaggio incoraggiante che si conclude con l’ultima chiamata di Gesù ai suoi seguaci: «il Figlio dell’uomo è vicino, alle vostre porte». Vedrete i segni della fine (vv. 29-31) così chiaramente come «riconoscete che l’estate è vicina, appena vedete i rami del fico diventare teneri e le foglie germogliare (vv. 28-29).

Ma Gesù sottolinea un altro elemento: «nessuno conosce il giorno e l’ora. State attenti e vigilate” (vv32-33). «Vigilate (v35) perché il padrone della casa non vi incontri addormentati (v36). Vigilate” (v37). Solo Dio stabilisce la data di fine. Gesù afferma cosí la prerogativa del Padre.

La parola chiave di questa domenica è “vigilanza”. Il capitolo 13 si conclude con un chiaro avvertimento rivolto a tutti noi, non solo ai discepoli. Ci chiede di perseverare nella fede anche nei giorni più difficili e sofferenti, per amore del Vangelo. Le nostre comunità hanno questo compito. Il Figlio dell’Uomo ci ha affidato questa missione fino al suo ritorno glorioso.

In attesa del ritorno glorioso di Gesù, la nostra vigilanza non può essere passiva, ma attiva. Implica un impegno fattivo per costruire un mondo più umano, più fraterno e giusto.

“Il Signore viene” – assicura Gesù stesso; e questa certezza dovrebbe incoraggiare e dare speranza alle nostre comunità!

Maria Aparecida

(Gruppo Kar.in)

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