Una storia lunga 150 anni

11
Apr

Dalla nascita di Giovanna alle Orsoline di oggi

Vita Nuova ha appena compiuto 30 anni: la festeggiamo con un numero speciale – coincidenza bellissima – che ricorda gli anniversari giubilari della nostra congregazione. Celebriamo la memoria di quel 1868 che ha visto nascere Giovanna, e del 1918, anno di grandi eventi in ambito mondiale, che ha visto il concludersi della vita terrena della nostra Fondatrice.

Per un compleanno si fanno gli auguri, e mentre si rammenta il tempo che ci lasciamo alle spalle, si guarda in avanti. Così festeggiare i 150 anni dalla nascita di Madre Giovanna vuol dire celebrarne la vita, sino alla sua conclusione, avvenuta esattamente 100 anni fa. Ma significa anche narrare non solo una storia, quanto le storie che da questa vita sono scaturite: storie di persone, di eventi, di iniziative… Storie che hanno gettato ponti di collegamento tra persone e continenti, hanno creato scambi di vite e di esperienze. Vogliamo raccontarle in questo numero speciale!

Ma da dove parte tutto questo? Per ogni storia che si rispetti bisogna cercare nel tempo le radici: perciò una sezione di questo speciale sarà dedicata proprio a Giovanna, alla sua vita collocata nel tempo, un’epoca particolare a cavallo del ventesimo secolo.

La sua storia è quella di una donna “moltiplicata”: dire Giovanna Meneghini è dire una congregazione, è raccontare di tutta una serie di donne che nel corso di poco più di un secolo sono diventate le “figlie di Giovanna”; significa pensare a quella particolare sensibilità spirituale che nel rapporto con Gesù Cristo la rese incline a contemplare e atta a rivivere il suo mistero di mite e umile servo del piano salvifico del Padre, in unione con Maria, l’ancella del Signore, per la salvezza e la santificazione della donna. Così recitano le nostre Costituzioni (C. art. 2).

Questo messaggio di spiritualità e incarnazione in un concreto orizzonte a favore del mondo femminile è stato raccolto anche da amiche ed amici, che nello spirito di Giovanna e delle sue figlie operano con passione su vari fronti per la crescita, l’educazione e la formazione del femminile. Tutto per riconoscere alla donna quella dignità che le è propria. Ecco allora il sorgere di associazioni, gruppi e fraternità che nel tempo si sono formate, come ramoscelli del grande albero piantato da sant’Angela Merici nel giardino mistico della Chiesa (A. Scotton). Un grande albero che continua a germinare, a partire dalle intuizioni originarie, semplici e proprio per questo grandi, perché la semplicità parla tutte le lingue in tutti i luoghi: dalla mia corrispondenza al suo amore sarebbe dipeso il buono o il cattivo esito delle cose… Eccoli i messaggi di Giovanna che attraversano il tempo: la fede nel Dio della vita, al quale si poteva e si può solo corrispondere nella responsabilità della fede e di un servizio d’amore animato da grandi speranze.

Nella chiesa della nostra Casa Madre a Breganze si respira questo espandersi: il pavimento ne è un simbolo evidente, in quanto mostra il dilatarsi di forme concentriche verso l’infinito, ripreso poi dalle vetrate, come avremo modo di vedere nella parte di questo speciale che con il dossier ferma l’obiettivo su questi elementi.

Lo spirito delle Orsoline di ieri e di oggi, degli amici che in modi diversi partecipano al dono carismatico suscitato da Giovanna, è quello dell’incarnazione, dell’essere presenza di condivisione accanto ad ogni creatura, proprio come il Cristo Servo ha scelto di spogliarsi di ogni prerogativa divina per diventare in tutto umanità che condivide, che assume, che serve. Nelle Costituzioni per noi Suore Orsoline questo spirito è espresso in maniera significativa: La nostra missione nella chiesa ci impegna a vivere il mistero del Verbo incarnato, venuto in mezzo a noi non per essere servito ma per servire; a testimoniarlo in uno stile di vitale inserimento nella chiesa e nel mondo ed annunciarlo nel messaggio evangelico e nelle scelte apostoliche per la salvezza e santificazione della donna (C. art. 16).

Il Capitolo generale, tappa che ogni sei anni chiama a considerare il percorso fatto e guardare al cammino che attende, nel 2016 è tornato ancora una volta alle intuizioni di Madre Giovanna, ribadendo l’importanza di impastarle con la storia del nostro tempo e invitando sorelle ed amici a dilatare il cuore con l’indicazione di alcune “idee forti”, che offrono orientamenti al nostro percorso di comunità aperte nella condivisione del proprio carisma, come quella di mantenere la dimensione popolare di vicinanza, senza elitarismi né discriminazioni, con l’attenzione ai poveri, specialmente alle donne e alle “giovanette”…

Affidando queste pagine alla condivisione e all’amicizia dei nostri lettori, come Suore Orsoline desideriamo rendere grazie al Signore per gli intrecci di relazioni costruite nel tempo, attraverso le quali le intuizioni di Madre Giovanna continuano a trovare espressione concreta. Ed auguriamo a tutti, amiche ed amici, di continuare ad attingere insieme alle fonti della nostra spiritualità, nella certezza che la Fondatrice è una delle radici ben piantate nei cieli che sostiene la vita del nostro operare, perché portiamo a pienezza oggi sulla terra quei frutti di bene da lei seminati e germinati nel tempo in tre continenti, perché insieme continuiamo… ad abbracciare tutto il mondo!

sr. Maria Luisa Bertuzzo

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