Il covid-19, la guerra in Ucraina, le malattie e tutte le altre difficoltà quotidiane non impediscono di pregare e implorare la pace per tutti.
E’ la seconda volta che tutta la famiglia religiosa delle suore orsoline scm (suore, laici e laiche) si alternano nelle diverse comunità dove sono presenti per pregare in occasione della solennità dell’Annunciazione, una festa particolarmente cara ad ogni cristiano.
E’ infatti il momento del “sì” di Maria a permettere l’incarnazione, quell’evento che segna un cambiamento nella storia e, per chi crede, nella fede in un Dio che non è più solo nei cieli, ma che si fa carne.
“Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso“. (Fil 2,6-8)
La staffetta di preparazione alla solennità, di implorazione per la pace è anche motivo di gratitudine a Dio per i tanti “sì” delle sorelle che proprio in questo giorno hanno vissuto passaggi importanti della loro vita religiosa, in particolare professioni dei voti.
Invitiamo tutti ad unirsi a noi, oltre che alla Chiesa tutta nelle “24 ore di preghiera per il Signore” proposte da Papa Francesco da qualche anno, in modo particolare alle 17,00 quando il Santo Padre durante una liturgia penitenziale nelle Basilica di San Pietro a Roma compirà il solenne Atto di Consacrazione al Sacro Cuore di Maria della Russia e dell’Ucraina, chiedendo a Dio la fine del conflitto che ormai da un mese causa morte, distruzione e genera dolore e preoccupazione nel mondo intero.
25
Mar
