Io sono con te. Storia di Brigitte
Melania Mazzucco, Einaudi 2016, 264 pp.
La storia vera dell’incontro fra due donne diverse che imparano a comprendersi e fidarsi: Brigitte arriva dal Congo, ha perso tutto e racconta la sua vicenda; l’autrice ascolta e scrive. Brigitte in Congo è madre vedova di quattro figli, e da infermiera dirige due cliniche. La sua vita si spezza a causa di un potere corrotto e violento. Viene arrestata e imprigionata, torturata e abusata. Nella tribolata fuga Brigitte si ritrova infine a Roma, stazione Termini, dove rimane all’addiaccio nella paura e nella disperazione, un fantasma per se stessa e per quelli che la sfiorano senza vederla. La storia di Brigitte incrocia a quel punto il Centro Astalli (il servizio dei gesuiti per i rifugiati), e ci guida nelle tappe del percorso di accoglienza, odissea piena di ricadute e ostacoli ma anche di uomini e donne meravigliosi che accolgono, curano e accompagnano. Brigitte torna a sentirsi riconosciuta come persona, a provare empatia, a fidarsi, a conoscere qualcosa del destino dei figli che non smetterà di cercare; e poi una casa dove dormire, la lingua, la possibilità di qualche lavoro, l’incontro con la scrittrice. Io sono con te ci aiuta a ricordare che “chi o cosa pensano, sono o diventeranno ci riguarda. Conoscerli – e fare in modo che loro conoscano noi – è necessario. Il futuro si costruisce adesso. La dobbiamo scrivere, la loro storia – che ormai è anche la nostra. Non soltanto per loro, ma per noi”.
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Gesù e le donne
Enzo Bianchi, Einaudi 2016, 136 pp.
Lo spunto per questo libro, fra gli ultimi arrivi nel sostanzioso filone biblico della biblioteca di Presenza Donna, sembra essere biografico-personale (“Come quasi tutti i cristiani della mia generazione, il mio cammino di fede è stato avviato e accompagnato soprattutto da donne credenti”, scrive Bianchi), ma leggendo scopriamo che anche nel cammino di Gesù gli incontri con le donne sono stati snodi fondamentali.
Al tempo di Gesù, la vita di una donna in Israele non era facile: nascosta, senza parola pubblica, amata solo “finché resta al suo posto” (stabilito dagli uomini). In questo contesto irrompe la novità di Gesù e del suo Vangelo. Enzo Bianchi recupera e commenta le vicende più emblematiche del rapporto fra Gesù e le donne che ha incrociato. La vedova di Nain, la straniera, la donna curva, Marta e Maria, colei che lo unge a Betania, la samaritana, Maria di Magdala, e ancora tante altre: siano o meno conosciute, conviene tornare alla loro storia, per farsi sorprendere anzitutto dallo stile relazionale di Gesù. Egli ci insegna “a camminare insieme nella diversità riconciliata”, e dà forma alle nostre relazioni, a una società e a una chiesa migliori. “Sarebbe infatti necessario che la chiesa, le chiese, tornassero senza paura semplicemente a ispirarsi alle parole e al comportamento di Gesù verso le donne, assumendone i pensieri, i sentimenti, gli atteggiamenti umanissimi e, nello stesso tempo, decisivi anche per la forma della comunità cristiana e dei rapporti in essa esistenti tra uomini e donne”.
Enrico Zarpellon