Sr. Antonia Storti in comunità a Boa Vista (stato di Roraima, Brasile) ci racconta l’esperienza appena conclusa della settimana formativa degli italiani in Brasile. Qui la versione portoghese.
Con qualche piccola difficoltá a causa dei voli aerei che a volte vengono modificati creando difficoltá agli utenti, un piccolo gruppo di missionari italiani in Brasile si sono incontrati a Boa Vista, capitale dello stato di Roraima, che si incontra all’estremo nord del Brasile e confina con il Venezuela e la Goiana Inglese nel mese di gennaio del presente anno, dal 16 al 20, per trascorrere insieme una settimana di studio, riflessione e condivisione dell’esperienza missionaria italiana in Brasile.
Il viaggio é lungo per tutti ma sicuramente ricompensato dall’accoglienza calorosa che i residenti in Roraima hanno riservato per ciascuna e ciascuno dei partecipanti.
L’incontro fra missionari provenienti dall’Italia é una tradizione che si ripete in Brasile, mediamente ogni due anni, da piú di 70 anni, ma per la diocesi di Roraima é la prima volta che ha la gioia di ricevere questi fratelli e sorelle, considerando anche che il numero maggiore di missionari italiani presenti in Brasile attualmente, risiede in Roraima, e per essere uno stato situato nell’Amazzonia legale.
Il tema svolto é una delle grandi sfide su cui la chiesa attuale é chiamata a riflettere insieme: Comunione, partecipazione e missione: diaconia per una ecologia integrale.
Ha brillantemente animato e condotto questi giorni per noi preziosi la sig. Maria Soave Buscemi, missionaria laica in Brasile da moltissimi anni, collegando i vari momenti di ascolto e di dibattito su temi sociali ed ambientali, fondamentali e di grande attualità in un territorio sfruttato e lesionato in varie dimensioni: popolazioni, natura, risorse.
Ci hanno aiutato a riflettere la professoressa dell’Universitá Federale di Roraima la sig. Márcia Maria de Oliveira con il tema: Nuovi respiri di sinodalità, illustrando la realtà ecclesiale divisa fra indifferenza e aumento delle chiese evangeliche che basano la loro predicazione sulla teologia della prosperità. Don Lucio Nicoletto, attuale Amministratore diocesano ha svolto il tema Diaconia per una ecologia integrale. Il professor Antonio Fernandes Neto esperto di economia sottolinea tristemente come il Brasile é profondamente cambiato in questi anni per mancanza di vero dialogo fra stato e popolazione e di conseguenza chi soffre la maggior conseguenza é il popolo indigeno per la regressione delle leggi di demarcazione delle terre e successiva invasione delle stesse e mancanza di servizi base sociosanitari causando molte morti innocenti sopratutto di bambini.
Infine Padre Justino Tuyuca dell’etnia Tucano proveniente dalla diocesi di São Gabriel da Cachoeira ha trattato del tema Ministerialità inculturata, sinodalità, parlando di come il popolo indigeno incarna la propria fede cristiana.
Era presente anche il direttore del Centro Unitario Missionario (Cum) di Verona con don Marco Testa il quale ha partecipato con molta gioia a questa esperienza di scambio e di convivenza e importante segno di unione con la CEI.
sr. Antonia Storti