Dopo una breve presentazione iniziale i ragazzi hanno mostrato il filmato della canzone “Are you lost in the world like me?” di Moby, un video in cui emergono il problematico rapporto con social network, il cattivo utilizzo dei cellulari, il calante coinvolgimento emotivo di fronte a eventi drammatici sempre più frequenti.
In un momento storico in cui le relazioni interpersonali perdono di importanza, in cui il rapporto diretto viene sostituito da una comunicazione elettronica spersonalizzante, in cui l’aiuto gratuito e incondizionato per l’altro viene sostituito avidamente dal pensare a se stessi, i ragazzi del Servizio Civile propongono un cambio di direzione: “Provate a vivere qualcosa di forte, provate a riscoprire la bellezza e la profondità delle relazioni, provate anche voi a vivere un anno intenso proiettato interamente verso chi ha più bisogno!”
I loro racconti sono stati un forte grido che richiama ad un grande senso civico nei confronti di una comunità che sempre più necessita di aiuto e che ricorda uno dei modi possibili per rendere concreto questo sentimento di compassione verso l’altro: il Servizio Civile.
Nel pomeriggio i ragazzi si sono poi trasferiti nella sede di Villa Sant’Angela dove i volontari operanti nella casa di riposo hanno presentato il servizio che svolgono settimanalmente.
