Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto.
“Se tu fossi stato qui…”. La frase di Marta e Maria a Gesù rappresenta la domanda che spesso ci abita, quando abbiamo modo di vivere o di considerare certe situazioni; quando la vita ci sorprende con sofferenze vissute o ascoltate; quando ci sentiamo del tutto impotenti; quando ci assale la sensazione che il Signore sia assente. Se lì il Signore ci fosse, le cose non sarebbero diverse?
Marta, nel brano del vangelo, sta vivendo questa situazione. È amica di Gesù, spesse volte egli si era fermato nella loro casa dove aveva trovato accoglienza, ristoro, amicizia; aveva pregato che Gesù arrivasse negli ultimi giorni di malattia del fratello, ma Gesù non era arrivato in tempo eppure anche adesso, che è finalmente presente, Marta si aspetta un gesto miracoloso, chiede conto a Gesù e dialoga con Gesù cercando di capire.
“Credi tu che io sia la vita?”. Prima ancora della risurrezione di Lazzaro, che viene solo “slegato” dal suo sonno, questo testo ci presenta la risurrezione di Marta. Nelle avversità, nelle sofferenze, nelle malattie e anche nella morte, il Signore è presente non a cancellare, ma a condividere ogni cosa con noi.
“Sì, Signore, io lo credo”. Ed è già ora vita eterna.