12 febbraio 2005: con sei colpi di pistola viene uccisa la religiosa statunitense sr. Doroty Stang, delle Suore di Nostra Signora di Namur, dal 1966 in Brasile. Irmã Dorote è sepolta nell’accampamento di Boa Esperança, ad Anapu (Stato di Pará), e la ricorda una semplice croce azzurra, immersa in quella foresta amazzonica che ha tanto difeso con le popolazioni indigene, che ha tanto amato in nome del vangelo. Il suo impegno per un’ “ecologia integrale” è stato il motivo che ha armato i suoi assassini, mandati da imprenditori e proprietari terrieri senza scrupoli (per una approfondimento su ir. Dorote, vedi articolo di Louis Carlos Susin).
12 febbraio 2020: papa Francesco pubblica l’esortazione post-sinodale sull’Amazzonia, dal titolo molto evocativo e quasi affettivo, “Querida Amazzonia”. Vogliamo pensare che sia anche il ricordo e il riconoscimento dell’impegno evangelico di tanti cristiani e cristiane in Amazzonia, dai missionari e missionarie di diversi Paesi e di Stati brasiliani che operano per la promozione di una vera ecologia integrale, per il diritto alla vita di tutti i popoli, per l’espressione della fede nelle diverse modalità culturali. Tra questi, anche la nostra comunità “Epifania” di Boa Vista, nello stato amazzonico di Roraima, impegnata in particolare nella promozione delle donne.
Un’esortazione post-sinodale (scaricabile qui) che in questi giorni fa molto parlare: si levano voci di analisi, di riflessione, di plausi e di dissensi. La visione di chiesa si amplia, i sogni sono grandi, gli approcci diventano di ampio respiro.
Dal mondo delle donne si colgono alcune delusioni, soprattutto riguardo al riconoscimento di una realtà di presenza e di funzioni che ancora una volta viene posta al discernimento, al percorso di riflessione, non ad una decisione. Non sappiamo se ciò sia davvero un ascolto della profezia della vita che soffia in quei luoghi. Certo, le comunità cristiane di molti paesi del mondo, e in particolare dell’Amazzonia, vivranno ancora grazie all’impegno di donne che spezzeranno la Parola, guideranno la preghiera, la catechesi, le scelte comunitarie. Le comunità saranno animate da uomini sposati che conoscono la cultura, le tradizioni, la vita spirituale del popolo e comprendono come il Vangelo sia nuova luce umana e spirituale per la vita di tutti e di ciascuno.
Attendiamo ancora, con fiducia, che vengano riconosciuti non solo i martiri, ma anche i ruoli e le funzioni che già, in questa chiesa, vengono assunti da donne e uomini.
Per una riflessione “dialettica” sull’esortazione post sinodale, consigliamo la lettura di due diversi articoli:
Cristina Simonelli, Fuori luogo e fuori tempo, dal blog “il Regno delle donne”, sul sito della rivista “il Regno”
Luigi Mariano Guzzo, Riforme nella chiesa: siamo solo all’inizio, dal blog “Moralia”, sul sito della rivista “il Regno”.
sr. Federica Cacciavillani