Nella terza settimana di Quaresima ci soffermiamo su un elemento fondamentale: la preghiera quale dialogo intimo con il Padre che ci aiuta a riconoscerci sempre più figli amati.
Papa Francesco nel suo discorso sulla Quaresima ci insegna che: « Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare (cfr Mt 6,6) e incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza. Vivere una Quaresima con speranza vuol dire sentire di essere, in Gesù Cristo, testimoni del tempo nuovo, in cui Dio “fa nuove tutte le cose” (cfr Ap 21,1-6). Significa ricevere la speranza di Cristo che dà la sua vita sulla croce e che Dio risuscita il terzo giorno, «pronti sempre a rispondere a chiunque [ci] domandi ragione della speranza che è in [noi]» (1Pt 3,15).»
È nella preghiera che sperimentiamo la vicinanza del Padre, nella preghiera chiediamo, ringraziamo, invochiamo il Signore che non smette mai di ricordarsi di noi, anche quando le fatiche della vita, le nostre fragilità, il dolore, la stanchezza, ci fanno credere di essere rimasti soli. Quel Padre che ha tanto amato da dare il Suo Figlio unigenito, che ci chiama nel cuore delle nostre freddi notti e ci fa ancora vivere nel suo caldo abbraccio e nella luce della sua misericordia.