Per la pace: giornata di digiuno e preghiera

21
Feb
Di fronte alle notizie che giungono dalla martoriata terra d’Africa,
che giungono dalla Siria rasa al suolo da terribili e ingiusti bombardamenti,
rispondiamo all’invito di papa Francesco
unendoci nella preghiera per la Repubblica Democratica del Congo e per il Sud Sudan.
Esprimiamo la nostra supplica al Padre per un mondo di pace, per dire: mai più la guerra!

Dall’Angelus di papa Francesco del 4 febbraio 2018

«Ed ora un annuncio. Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Come in altre occasioni simili, invito anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme.

Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia, «risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3). Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: “Che cosa posso fare io per la pace?”. Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!»

 

 

La Giornata di Preghiera e Digiuno per la Pace del 23 febbraio è una invocazione che sale a DIo da tutte le donne e gli uomini, di tutte le religioni.

Riportiamo la Litania interreligiosa per la pace scritta da Remy Nahimana, della Commissione Giustizia e Pace del Burundi, Bujumbura.

  • Che la fede nasca e cresca in ogni uomo e donna di questa terra:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che il pregiudizio e il sospetto che separano gli individui e le comunità umane siano rimossi:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che le nostre differenze psicologiche e culturali servano a costruire positivamente la nostra personalità e il nostro paese:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che i nostri cuori siano sensibili al dolore e alla sofferenza di coloro che sono indifesi ed emarginati nelle nostre società:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che ogni uomo e ogni donna intorno a noi sperimenti la gioia di vivere liberamente e indipendentemente:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che il baratro tra ricchi e poveri, oppressori e oppressi, leader politici, vincitori e vinti, scompaia:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che le nostre divisioni etniche e sociali siano rimpiazzate dall’ascolto empatico e dall’accettazione degli altri:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che tutte le nostre relazioni siano caratterizzate da verità, umiltà, onestà e apertura:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che i nostri buoni rapporti con i paesi vicini siano rafforzati aiutandosi a vicenda e diventando un sigillo della nostra reciproca fiducia e sicurezza:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che l’unione di giustizia, verità, perdono e riconciliazione diventi realtà nelle nostre vite:

Dio della giustizia e della pace, riconcilia le nostre vite.

  • Che le nostre famiglie, le nostre colline e i nostri villaggi siano spazi di gioia e condivisione tra indigeni e coloni e tutti coloro che condividono la terra:

Dio della speranza, donaci la tua pace.

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