Il ricordo di suor Daniela Bertoldo
Nel pomeriggio del 21 ottobre nella chiesa parrocchiale di Pressana (VR) numerosi membri della comunità cristiana, della famiglia Bertoldo e della Congregazione delle Suore Orsoline si sono riuniti nel rendimento di grazie a Dio per sr. Daniela, sorella, consorella, amica, zia, persona tanto cara a tutti i presenti. Sono stati davvero in tanti a dire grazie per la vita di questa sorella: l’espressione evangelica “Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo” (Lc 6,38) può sintetizzare il suo programma di vita, perché molti hanno goduto di una misura colma e traboccante di umanità e trasparenza, di genuinità e misericordia della persona di sr. Daniela, e soprattutto tanti sono stati contagiati dalla sua gioia di vivere e donarsi. Era gratuità donata, vicinanza affettuosa e discreta, attenzione acuta e premurosa verso tutti. Proveniente da Locara, era entrata in Congregazione nel 1949. Per più di 70 anni è stata una suora orsolina contenta, fedele e gioiosa della sua vocazione. Ripeteva volentieri: “ho sempre voluto tanto bene alla mia Congregazione”. Un bene che non aveva confini: dagli affetti famigliari alle comunità che la ricordano ancora, a partire da Sabbion, in seguito Vicenza, Breganze, Zandobbio vicino a Bergamo, Lupia, Torno in provincia di Como e gli ultimi 23 anni a Pressana. In tutte ha espresso il suo servizio educativo e pastorale con generosa disponibilità, nello spirito della congregazione fondata da madre Giovanna Meneghini. Sr. Daniela ha trafficato bene i talenti donati dal Signore, non ne ha nascosto nemmeno uno, e questo l’ha resa una donna libera ma mai superficiale, schietta senza essere invadente, rispettosa ma non giudicante, come l’abbiamo conosciuta fino agli ultimi giorni, quando stremata dalla malattia ancora ringraziava tutti e quasi si scusava per non riuscire a prestare alcun servizio come era sua consuetudine.
Il 14 novembre avrebbe festeggiato 89 anni. Le suore che hanno condiviso anni di vita con lei non possono dimenticare la gioiosità di alcune sue feste di compleanno con la presenza di tanti amici e parenti: erano davvero la festa della vita. Ora sr. Daniela ha celebrato la festa più grande, quella della vita piena, nella quale si riceve in grembo una misura buona, pigiata, colma e traboccante dal Signore e maestro, che sempre lei ha seguito con amore fedele.
Il saluto di suffragio per sr. Daniela è stato un invito a raccogliere da questa testimone di gioia e di vita un esempio di fedeltà, di dono e di servizio: averle voluto bene significa continuare noi ad essere persone ostinatamente positive, che sanno vedere oltre i problemi la bellezza di accogliere l’invito ad andare oltre. Grazie sr. Daniela, a te affidiamo le nostre vite, le nostre realtà famigliari, ecclesiali e comunitarie. Intercedi per noi dal Padre della vita!
a cura della redazione