Nella speranza

15
Lug

Il ricordo di suor Eleonora Bortoletti

Abbi di mira la gloria di Dio, non perdere un minuto che non le sia consacrato”, scriveva Madre Giovanna. E sr. Eleonora ha vissuto questa indicazione della nostra fondatrice fino in fondo, in tanti modi, senza perdere tempo. Tutti abbiamo visto in lei il gusto di vivere, la volontà di bene, la gioia dell’amicizia.

Una vita laboriosa, intessuta di servizio attento, di lavoro responsabile, di impegno serio; una scalata che ha conosciuto negli ultimi anni la fatica e la sofferenza. Alla quale però lei ha cercato di dare un senso, chiedendosi: “È possibile vivere l’impegno pastorale in un letto di dolore?”. Era come se dicesse: io non ho smesso di vivere, di servire, di amare. Ho solo cambiato modalità, lo faccio accettando questa situazione faticosa. Nella volontà dell’offerta, quasi con il timore che nulla fosse sprecato.

Il suo itinerario di vita era iniziato a Locara nel 1935, la terra delle origini portata nel cuore e della quale ha sempre conservato i sani principi della concretezza, insieme agli affetti per familiari e amici, rimasti inalterati nel tempo. La Congregazione delle suore Orsoline l’ha accolta nel 1952. Da allora Maria Elisa Bortoletti ha iniziato un percorso di fede semplice ed essenziale che l’ha portata all’appartenenza definitiva, con il nome di sr. Eleonora, alcuni anni dopo.

Con impegni diversi la sua presenza, grazie al carattere aperto e incline al positivo, ha donato servizio e simpatia in tante comunità, dalla prima, a Grugliasco in Piemonte, a Crotone in Calabria. A Giavenale con altre sorelle è stata una delle prime presenze, ed in tutte è ricordata tuttora come donna gioviale e allegra: a Breganze, Vicenza, Zandobbio, a Villa San Carlo di Costabissara, come a Gallio, Prato e infine Schio, quando la salute cominciava a vacillare, prima di arrivare in Casa madre, dove è stata accolta e curata con premura ed affetto dalle consorelle e dal personale sanitario.

Rendiamo grazie al Signore perché sr. Eleonora ha saputo “non perdere un minuto che non fosse per la gloria di Dio”. Preghiamo per lei, unendoci al dolore dei familiari e delle consorelle, e diciamo grazie per quei messaggi di sapienza che abbiamo potuto cogliere nel tempo nella sua vita: il gusto del bello che nella creazione ci mostra la bellezza di Dio; il senso di responsabilità per il proprio compito e l’impegno di lavoro; il gusto di intessere e mantenere relazioni di conoscenza e di amicizia capaci di durare nel tempo. Buona vita nella comunità del cielo, sr. Eleonora!

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