Il ricordo di suor Onorina Dall’Alba
Sr. Onorina, sorella amante del bello, dell’arte e della pittura in modo particolare, aveva realizzato diversi quadri: in quella che possiamo considerare la galleria dei suoi dipinti, ammiriamo ora la sua opera più bella, il coronamento di una vita piena, contraddistinta da un tratto sereno e fedele, mite e profondo.
Ida Dall’Alba era nata nel 1928 a S. Ulderico di Tretto, una zona collinare delle prealpi venete che offre un panorama dolce e armonioso: caratteristica che sr. Onorina aveva assunto e conservato come propria nella delicatezza della sua personalità. Aveva lasciato la sua terra nel 1952 per seguire le orme di Gesù, secondo l’eredità spirituale che madre Giovanna aveva affidato alle suore Orsoline, sempre comunque legata alla bellezza delle sue radici e degli affetti familiari. Conclusa la formazione iniziale e professionale, dal 1959 inizia quello che sarà il compito principale della sua vita, il servizio educativo, che svolgerà sia nelle scuole materne della congregazione, sia, in un secondo momento, nell’incarico statale. Il suo tratto gentile e fraterno, caratterizzato da sincera amicizia, rimane una costante nel ricordo delle consorelle e delle persone che hanno condiviso un pezzo di strada insieme nelle comunità di Lupia, Passarella di Jesolo, Posina e Almisano. Sempre con il suo modo discreto e gentile ha continuato l’insegnamento nella scuola statale di Pianezze. Concluso il lavoro professionale è stata a Madonnetta di Sarcedo, per tornare definitivamente in Casa madre nel 1991, dove si è dedicata con la delicatezza, la discrezione e la semplicità di sempre, nei diversi servizi che le erano richiesti.
“Un’anima di preghiera” – affermano concordi le consorelle – “donna di fede, orante e contemplativa, sempre presente all’adorazione alla prima ora nel turno quotidiano”. L’eucaristia era per lei forza vitale, come pure la animava una devozione speciale a san Giuseppe. Sr. Onorina ha tanto desiderato che venisse realizzata nella cappella di Casa madre un’opera dedicata al santo, e non perdeva occasione per ribadire la necessità di avere un’immagine del grande patriarca a cui la Fondatrice si affidava, perché vedeva in questo santo alcune caratteristiche che erano anche sue: la custodia discreta e affettuosa delle persone affidate, la laboriosità silenziosa e meditativa, l’amore per le opere realizzate a mano, che esprimeva con le sue doti artistiche nella pittura e nella musica. La bellezza della natura veniva tradotta da sr. Onorina nell’arte del disegno e della pittura: i suoi quadri presenti in diverse comunità ne sono un segno prezioso ed ora un caro ricordo. Annunciando la sua partenza le sorelle di Casa madre hanno scritto: “Lascia una scia di luce, di delicata armonia di colori che tanto amava, di bellezza espressa con discrezione, trasformata ora in presenza luminosa e benedicente”.
a cura della redazione