Il ricordo di suor Luciana Pierantoni
Il 29 ottobre scorso, mentre il suono delle campane che annunciavano la festa si sprigionava nel cielo di Breganze, sr. Luciana Pierantoni consegnava a Dio la sua esistenza. Lei che amava ascoltare il suono delle campane, ha concluso il suo viaggio terreno per iniziare quello in Dio accompagnata proprio da questa musica.
Sr. Luciana, Maria Pierantoni, era nata a Lupia di Sandrigo nel novembre del 1932; entrata in Congregazione nel 1948, ha vissuto un generoso servizio nelle attività educative delle scuole materne e in attività pastorali in diverse parrocchie: Locara, Torno (Como), e Almisano fino al 1964; sono seguiti una decina d’anni ad Agugliaro, per tornare ancora altrettanti a Lobia e Locara (VR). Dal 1984 per quasi vent’anni è stata a Poleo di Schio, e una volta trasferita nella comunità di Schio nel 2003, ha continuato a mantenere i contatti con Poleo finché le forze fisiche l’hanno sostenuta.
Molti ricordano con riconoscenza e affetto il suo tratto cordiale e la sua generosa disponibilità. La comunità di Schio, dove è rimasta fino al 27 settembre scorso, così la ricorda. “Sr. Luciana è sempre stata una sorella gioiosa ed accogliente, servizievole, fedele alla preghiera e in particolare al rosario quotidiano, amante della vita fraterna, attenta alle piccole cose perché tutto potesse procedere bene, sorella disponibile per i servizi in comunità, donna di dialogo e di testimonianza gioiosa che creava comunione. Al momento del trasferimento in casa madre per ragioni di malattia ha accolto la proposta ringraziando della possibilità di ulteriori cure dicendo: “Ringrazio davvero il Signore con tutto il cuore per tutto quello che mi ha dato lungo il per-corso della mia vita di consacrata”. Il grazie era frequente nelle sue parole, come pure il grande sorriso che esprimeva accoglienza. Molte sorelle alla notizia del suo decesso hanno usato le stesse parole che furono espresse alla morte di madre Giovanna, nostra fondatrice: se ne è andato un angelo di bontà e carità. Ringraziamo Dio per la preziosa eredità che sr. Luciana affida a tutti noi con il suo insegnamento di umanità, di bontà e disponibilità semplice, umile e generosa. Quando la malattia si è manifestata in tutta la sua gravità, lucidamente consapevole della situazione ha detto: “Ora capisco il significato della preghiera che ho recitato per tutta una vita senza rendermene conto, quando ogni mattina mettevo il crocifisso. Ora sono chiamata a viverne il senso”. E questa è la preghiera che aveva imparato all’inizio della sua formazione religiosa: Signore Gesù, fa che non sia vana l’opera della tua redenzione, ma che vivendo in te crocifissa cooperi con te alla salvezza delle anime.
E sr. Luciana interceda ora per noi quella pace e serenità che ha raggiunto pienamente.