Nella speranza

16
Apr

Nell’ora in cui il sole vinceva le tenebre della notte, mentre, unita alla comunità, stava per iniziare nella lode la festa dell’Epifania, sr. Enrica Rigato è stata chiamata ad entrare definitivamente nella Luce piena e senza tramonto del Padre.        

Il giorno delle esequie nel duomo stracolmo di Breganze, ha testimoniato di lei l’arciprete Giacomo Prandina: “la sensazione è che il Signore ci abbia costretto ora a salire sulla barca senza la compagnia di una persona che era una donna, era una cristiana, era una consacrata, era una madre tenera, attenta a tutti… ma il Signore ci viene in soccorso dicendoci: coraggio io sono con voi, non abbiate paura”.

Sr. Enrica, che molti conoscevano come sr. Emanuela, era nata a Padova il 6 settembre 1933 ed era entrata tra le Suore Orsoline scm il 23 marzo 1952, fece la prima Professione religiosa l’11 ottobre 1954 e quella Perpetua l’11 ottobre 1959.

Ha detto di lei Madre Samuela Sartorel: “se si tolgono i 9 anni trascorsi a Locara, i rimanenti, degli oltre 60 anni di servizio, sr. Enrica li ha vissuti a Breganze o nei paesi vicini: a Montecchio Precalcino e a Madonnetta di Sarcedo. In particolare, dal 2004 ha seguito con il compito di animatrice, le ospiti della casa di riposo Villa Sant’Angela, lavoro fatto senza interruzione fino alla sera del giorno prima della sua morte, quando dopo essere rientrata dal concerto – la musica e il canto erano due delle sue passioni – era passata a salutare un’ospite che sapeva essere grave. Per quasi 30 anni sr. Enrica ha esercitato, nelle nostre comunità, il servizio di superiora locale, ma non è questo il suo merito, la sua grandezza è nella ‘carità’ vissuta, nella tenerezza donata. Era la donna, la suora Orsolina dal cuore grande capace di abbracciare il mondo – come diceva madre Giovanna – la suora delle relazioni, capace di far sentire ciascuno e ciascuna come unica. Suora dai grandi sentimenti, che facilmente esternava – diceva – vedi io mi emoziono facilmente – e lo si vedeva, ma erano emozioni che esprimevano il vibrare di un cuore amante. Per lei chiedeva e le bastava molto poco per sentirsi bene e ringraziare: un ciao, una parola, un sorriso, … E tutto donava con generosità”.

Umanamente, oggi, sr. Enrica manca a tante persone, ma nella fede siamo certi che lei è beata nell’abbraccio del Padre, in contemplazione del Suo volto luminoso.

Grazie sr. Enrica! Lei ha voluto essere una fiamma che arde e risplende per i suoi fratelli e per le sue sorelle ed ora, ne siamo certi, accompagna tutti dal cielo con il suo inconfondibile sorriso.

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