Siamo a metà agosto e sono già trascorsi sette mesi da quando ho iniziato il mio percorso di operatrice volontaria, devo dire che sono passati velocemente quasi senza nemmeno accorgermene.
Ho iniziato a gennaio con qualche paura e timore di non riuscire a mettermi in gioco abbastanza, di non sapere adattarmi ad un luogo così fragile per tutte le sue sfaccettature e invece mi ritrovo ad oggi a essere orgogliosa di me stessa; consapevole di aver fatto tantissimi passi in avanti, di essere stata in grado di cogliere ogni giorno piccole cose, piccole o grandi sfumature di ogni persona o operatrice con cui sono entrata in contatto e saper piano piano dosare la mia energia ed empatia e le mie debolezze nel contesto in cui sono inserita, talvolta anche di ora in ora.
Sono felice di entrare al mattino e vedere visi sorridenti che aspettano di iniziare una nuova giornata con noi ragazze del servizio civile, perché da quando sono qua ho capito davvero l’importanza e il valore delle parole dette e non dette, dei piccoli gesti quotidiani, delle confidenze fatte; dei racconti delle esperienze che le signore hanno vissuto.
Mi auguro di continuare cosi, anzi di migliorare sempre e continuare a mettermi in gioco come sto facendo ora, vivendomi tutte le emozioni che questo percorso mi potrà dare.
Petra Vezzaro