“Sorelle in un popolo che invoca coraggio e speranza”
Con le antiche madri nella fede,
con Miriam, la profetessa che ha cantato la vittoria sul male,
con chi ci ha preceduto sulle orme di Sant’ Angela e di Madre Giovanna,
noi, Sorelle riunite nel XIV Capitolo generale, abbiamo accolto l’invito a ritornare
alla fonte sorgiva della Parola e della nostra Tradizione.
Guidate in un sapiente e generativo discernimento comunitario
abbiamo intravisto i passi verso una rinnovata vita fraterna e apostolica.
Abbiamo riascoltato da Madre Giovanna quella voce chiara che rivela
la qualità fraterna e sororale della nostra spiritualità
e missione:
Mi voleva… unita ad altre sorelle.
Camminiamo non sole, dunque, ma unite ad altre sorelle e fratelli,
in una comunione inclusiva e aperta, in particolare a quanti,
attratti dal carisma, desiderano viverlo in diverse forme di vita laicale.
L’orizzonte si allarga e il piccolo ramoscello sorto dal grande albero piantato da Sant’Angela Merici nel giardino della Chiesa,
fiorisce oggi in nuove modalità di partecipazione al carisma in continua crescita insieme a noi.
Un senso di gratitudine ci pervade nel constatare come il Signore,
Padre e Sposo dolcissimo, guida i nostri passi,
allarga i paletti della nostra tenda perché
possiamo accogliere con gioia i figli e le figlie che germogliano
nel benedetto campo laicale.
Avanziamo dunque con coraggio e speranza, parresia e letizia,
perché insieme, Sorelle e Laici, si giunge più felicemente
alla méta desiderata
accogliendo l’incoraggiamento di Madre Giovanna:
Coraggio, è un monte alto da salire, ma il cammino sarà
leggero e soave
se saremo uniti, come Famiglia carismatica,
al nostro diletto Sposo Gesù.
Con questa fiducia innalziamo
a Dio la nostra lode:
Sorelle e fratelli di fede
convocati in un’unica Famiglia,
tendiamo l’orecchio e ascoltiamo
il Signore che agisce nella storia!
Ci ha portati, per strade diverse,
a incontrare il dono spirituale
affidato a Madre Giovanna
unita ad altre sorelle.
Cantiamo per narrare che Dio
guida il mondo verso la salvezza;
nel suo amore possiamo sperare,
coltivare la comunione e la pace.
La mano di Dio ci ha condotto
per vie che non avremmo
immaginato.
Ci invita ad abbracciare il mondo,
a far fiorire la vita di ogni donna.
Danziamo e celebriamo insieme,
coscienti che
in un mondo lacerato
la gioia della vita fraterna
è balsamo di riconciliazione.
Lo Spirito che danza con noi
ci riunisce in una Famiglia,
ci spalanca il cuore e la mente,
ci riconnette all’intero creato.
Nel Padre siamo figli,
sorelle e fratelli;
in Cristo liberati per amare;
nello Spirito collaboratori
della salvezza,
custodi della vita fragile e bella.
a cura della redazione