A 150 anni dalla nascita
1868: con queste rapide pennellate tratte dagli Scritti, è madre Giovanna Meneghini, fondatrice delle Suore Orsoline, a dirci con le sue parole le condizioni di vita dell’epoca in cui è nata, durante la transumanza stagionale.
I miei Genitori erano poveri pastori che si recavano nel tempo d’inverno in un paese o nell’altro con le loro pecore. Nel Novembre del 1867 trovarono da collocarsi a Toara presso i conti Barbaran e fecero ritorno alla volta di Enego loro patria la mattina del 23 maggio ‘68: arrivati alla sera a Bolzano Vicentino si rifugiarono con i loro armenti in una stalla, ove piacque al Signore che io venissi al mondo. Il giorno dopo si fecero premura di farmi battezzare invitando per padrino lo zio Baggio Antonio di Breganze, che durante la sua vita ricordava sempre con piacere quel giorno fortunato. Dopo 5 giorni mi portarono ad Enego e là rimasi fino a che mia mamma mi condusse dagli zii ove sono ancora (avevo allora tre anni). (Memorie I,1)
A 100 anni dalla morte
1918: siamo negli ultimi mesi della Grande guerra e nelle ultime ore dell’esistenza di madre Giovanna. A benedire il suo passaggio alla vita che non ha fine è un cappellano militare, che ha parole di grande sostegno e speranza per le sorelle che ne piangono la partenza. Le strofe del canto Vita in Dio riprendono proprio le espressioni di don Giorgio Parata, nel pomeriggio del 2 marzo.
Nel primo tepore del sole, le nuove gemme si aprono alla vita.
C’è un piccolo seme che muore, non ha paura di consegnarsi all’amore.
Sa che la vita sua non finirà, perché Dio ha scelto già una storia: l’eternità.
E le campane suonano a festa e ha inizio il banchetto del Re.
Tu chiudi gli occhi alla terra per aprirli su nel ciel…
E le campane suonano a festa e ha inizio il banchetto del Re,
perché Lui aspetta te, il nostro Angelo di bontà e carità.
L’albero ha i frutti maturi, Dio viene a chiedere quello che sei
e noi figlie tue cantando ti accompagniamo alla festa della vita,
dove tu con Lui t’incontrerai e lassù tu brillerai come stella d’eternità.