L’INFINITO DENTRO VILLA SAVARDO: CHE L’AVVENTURA ABBIA INIZIO!

15
Feb

Caro lettore,

vorrei iniziare spiegando il perché ho scelto di fare un anno di servizio civile. Prima di tutto, questa esperienza penso sia una grande opportunità di crescita personale e professionale, in quanto futura assistente sociale. Quest’ultima, come tutte le professioni di aiuto, ritengo sia molto complessa e, per tale ragione, sento la necessità di mettermi in gioco, nel cuore di essa: le relazioni con le persone.

Io, come operatrice volontaria di Villa Savardo, presterò il mio servizio nella Comunità educativa per minori “Armonia” ed in Villa Monza dove è accolta la parte femminile del “Lembo del Mantello”.

È trascorso più di un mese dall’inizio della mia esperienza di servizio civile e sarei felice di renderti partecipe delle mie riflessioni maturate in questo breve periodo.  Ho sin da subito affiancato le educatrici nelle attività quotidiane insieme ai minori. Rapportarsi con quest’ultimi non è stato inizialmente semplice. In quanto adolescenti, si sentono non compresi nella vita di tutti i giorni, così come succede a noi: ci sono delle giornate in cui vediamo tutto nero, ma si tratta solo di invertire il punto di vista della situazione che non riusciamo a gestire positivamente. La vita è di per sé una meraviglia se ci pensiamo, quindi:

Se sei finito dipende dal tuo punto di vista:

abbandona questa opinione e diventa infinito”

Cit. Osho

Una frase che può sembrare esagerata, ma che invece racchiude grande saggezza. Quello che mi auguro in questo percorso, infatti, è di aiutare le persone ad invertire il punto di vista della situazione, facendo trascorrere dei momenti di serenità e semplicità quotidiani.

Sonia Callipari

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