Racconto in parole e immagini della fase celebrativa del capitolo
Ogni Capitolo Generale è un tempo di grazia che custodisce attese e speranze dei membri religiosi della famiglia, ma non solo perché sono innumerevoli le realtà legate alle congregazioni religiose. Si tratta dunque di un momento storico e profetico per la Chiesa, ma anche per la società civile: storico perché impone di fare il punto della situazione con tutte le ricadute sociali del caso, ma anche profetico perché apre nuovi pertugi alla speranza e al coraggio che il carisma suscita.
La fase preparatoria del XIV Capitolo Generale delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria ha coinvolto le comunità, ma non solo, in un’esperienza di ascolto predisposta dalla commissione precapitolare durante l’anno pastorale 2021-2022, mentre la fase celebrativa è stata aperta il 10 luglio 2022 a Breganze con la Messa presieduta dal Vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol. Al termine le venticinque delegate sono salite a Villa Giovanna, Gallio (VI), per dare il via ufficiale ai lavori con i vespri solenni ed il canto del Veni Creator.
Il nuovo regolamento ha introdotto nei lavori capitolari alcune novità, come la presenza di moderatrici interne (sr. Bruna Zaltron per la prima settimana e sr. Rosaria Bordogna per gli ultimi dieci giorni) e una esterna (Maria Grazia Magazzino che ci ha guidate durante gli esercizi spirituali e nei giorni delle elezioni).
Diversi sono stati i ruoli/uffici capitolari ed i servizi nei quali tutte le delegate sono state fattivamente coinvolte, singolarmente e per commissioni. I ritmi di lavoro sono stati intensi, ma anche il coinvolgimento è stato crescente in ogni sorella, così come la disponibilità ad esserci per il bene di tutte, prima ancora che a fare. Fin da subito è stato forte il richiamo ad un passaggio di interculturalità, necessario oggi più che mai vista la realtà globalizzata ad ogni latitudine.
La scansione dei lavori ha visto inizialmente la “fase del vedere” aperta il 13 luglio dalla relazione della Madre e del suo consiglio sul sessennio concluso che, ripercorrendo i tre ambiti (missione, spiritualità e fraternità) e gli atti capitolari del 2016, ha proposto una riflessione ampia, ripresa singolarmente e poi in assemblea. La stessa modalità di ascolto e confronto è stata riservata anche per la relazione dell’economa generale, sr. Maria Grazia Zocchetta, riconfermata in questo ruolo nelle successive elezioni.
Gli Esercizi spirituali sono stati guidati dalla dottoressa Maria Grazia Magazzino, guida spirituale del Centro Italiano Spiritualità (dei Gesuiti) che si occupa di gestione creativa dei conflitti e di processi partecipativi. L’impostazione degli Esercizi è stata in funzione della fase elettiva, così che siamo state accompagnate nella ri-scoperta di alcuni leader biblici attraverso le loro fragilità e ferite, oltre che dei punti di forza. Queste proposte, pregate personalmente e poi approfondite da dinamiche di discernimento comunitario in piccoli gruppi, ci hanno aiutato a cercare “il magis”, ovvero il “di più” che fa scegliere. Lo Spirito ha davvero sostenuto i lavori capitolari, tanto che il discernimento sui criteri e le elezioni hanno richiesto meno tempo rispetto a quello programmato. Con grande gioia è stato possibile giungere all’elezione del nuovo governo, confermando per il secondo sessennio di Madre Generale sr. Maria Luisa Bertuzzo, cui si affianca sr. Anna Fontana come Vicaria generale. Sr. Federica Cacciavillani è stata riconfermata consigliera e segretaria generale, mentre sr. Marília Poleto e sr. Michela Vaccari iniziano il loro servizio di consigliere generali.
Il ritmo sostenuto ed il clima concorde hanno permesso di vivere qualche variante rispetto al calendario dei lavori, una di queste è stato l’incontro online con i tre gruppi Kar.in brasiliani la sera del 31 luglio, così da poter ascoltare anche loro, prossimi tra l’altro alla prima rinnovazione delle promesse di condivisione del carisma. Per le delegate al capitolo e i rappresentanti dei cinque gruppi italiani (Am.Or, Presenza Donna, Amici di Villa Savardo, Équipe missionaria e Kar.in) era stato infatti possibile incontrarsi il 9 luglio a Breganze (VI) per la proposta della dott.ssa Nunzia Boccia sul tema della famiglia carismatica.
Molti sono stati i segni di vicinanza arrivati, come gli auguri di tanti amici e conoscenti, i sostegni lungo il cammino capitolare (soprattutto delle comunità di san Francesco Vecchio per la due giorni “precapitolare” e di Villa Giovanna durante l’intero mese dei lavori), ma anche i segni che hanno accompagnato questo tempo straordinario: la luce, il libro della Parola e l’icona del primo concilio di Gerusalemme, messa a disposizione dal Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, e le figure di donna.
La luce, simbolo di vita, di gioia e calore, voleva essere segno della sapienza che ci viene dalla disponibilità ad ascoltare la Parola e i segni dei tempi per esserne illuminate nelle scelte di futuro.
Il libro della Parola di Dio, nutrimento che sostiene e provoca a intraprendere cammini nuovi nella fedeltà al Vangelo, racconta la storia di un popolo amato e scelto da Dio, che si presenta e si fa percepire sempre più come Padre che rinnova continuamente la sua alleanza.
L’icona illustra tre momenti importanti del primo concilio di Gerusalemme: a sinistra Paolo e Barnaba che salgono a Gerusalemme facendosi portavoce della comunità di Antiochia, nella parte centrale la celebrazione del Concilio apostolico e nella terza parte Sila e Giuda che recano la lettera del Concilio alla comunità di Antiochia.
Infine, le figure di donne rappresentanti delle donne italiane, mozambicane e brasiliane. Donne che raccontano il riscatto di altre donne, perché “l’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità”. Realizzate dalle ospiti di Casa Rut con carta riciclata perché esprimono la loro fragilità, ma soprattutto la loro bellezza, l’originalità e la ricchezza di ogni donna, anche degli scarti.
Molti segni e preghiere, benedizioni da ogni angolo del mondo hanno accompagnato il tempo di grazia vissuto, così come il non essere contagiate di Covid-19 ha permesso di lavorare serenamente. C’è di che ringraziare Dio con cuore grato.
Naike Monique Borgo