“Il vero discepolo agisce nel nome del Signore”: l’augurio per le sorelle che festeggiano i 25 anni di vita religiosa

29
Set

«Il vero discepolo lo fa l’agire nel nome del Signore». E’ stato questo il passaggio più intenso dell’omelia che don Matteo Lucietto ha proposto durante la Messa di domenica 29 settembre 2024 in casa madre a Breganze (VI) in occasione del venticinquesimo di professione religiosa di sr. Michela Vaccari, sr. Maria Rosaria Callipo, sr. Maria Rosa Rossi e sr. Valeria Schena.

Partendo dalla prima lettura (Libro dei Numeri 11, 25-29), don Matteo ha sottolineato la libertà del cuore di Mosè che non è geloso e non vuole trattenere per sé il dono dello Spirito ricevuto da Dio, ma «gioisce nel vedere il dono che lui ha ricevuto adesso è diffuso nel popolo di Dio». A questo modo di condividere il dono ricevuto ha paragonato la presenza delle suore orsoline scm a Breganze, dove lui è parroco da circa un anno e vede che «il dono che il Signore fa ad una persona si riverbera», ha detto ancora don Lucietto. Lo stesso movimento è quello che si ritrova nel vangelo odierno (Marco 9,38-43.45.47-48), nel quale Gesù spiega ai discepoli che nessuno può compiere prodigi nel suo nome e subito dopo parlar male di lui, perciò non gli si può vietare di compierli.

«L’appartenenza che Gesù mette in luce non è quella del gruppo, ma l’appartenenza più profonda è quella dell’agire nel suo nome, cioè nel suo Spirito, con la sua forza. Il vero discepolo lo fa l’agire nel nome del Signore», ha continuato il parroco. «Poco prima i discepoli non erano stati capaci di guarire l’epilettico, mentre ora qualcuno che non è del gruppo dei discepoli riesce a fare miracoli, perché agisce nel nome di Gesù», ha spiegato don Matteo. Dell’inno ai filippesi, testo biblico di riferimento per le suore orsoline scm, scelto come seconda lettura è stata sottolineata l’importanza anche di far memoria di tanti compagni di viaggio che ciascuno incontra durante la propria vita e che pareva particolarmente rilevante per l’anniversario di professione religiosa: «Il movimento di Gesù, che si è fatto uomo abbassandosi e che è descritto da san Paolo, è il movimento che ogni discepolo del Signore sa che deve vivere, cioè spogliarsi progressivamente del proprio io per servire il Signore. C’è anche un movimento contrario di cui vorrei far memoria oggi perché non c’è soltanto chi si spoglia di sé per servire, ma c’è anche un popolo di Dio che riconosce questo e che aiuta chi fa questa scelta a portarla avanti, anche solo con un bicchiere d’acqua. Noi riusciamo ad essere fedeli perché ci sono tante persone che ci offrono quotidianamente questo bicchiere d’acqua, una parola… Oggi dobbiamo fare memoria di tutti questi aiuti e sostegni ricevuti da tutte le persone che si rendono vicine a noi», ha concluso il sacerdote.

Le quattro giubilari hanno portato all’offertorio, oltre al pane ed al vino, anche un mazzo di fiori che è stato portato nella cappella della fondatrice e un cesto di frutta come desiderio di continuare a portare frutto nelle proprie vite.

La celebrazione, molto semplice, ha messo in risalto la gratitudine a Dio delle sorelle per questi primi 25 anni nella famiglia religiosa espressa con la rinnovazione dei voti. La presenza di alcuni familiari, consorelle ed amici venuti anche da lontano ha reso la celebrazione ancor più gioiosa.

A sr. Michela, sr. Maria Rosaria, sr. Valeria e sr. Maria Rosa l’augurio di continuare nella gioia l’appartenenza al Signore nella famiglia religiosa delle suore orsoline scm.

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