Il mondo di Elisa Salerno

14
Dic

Presentato il nuovo volume dedicato alla femminista cattolica vicentina, che raccoglie i principali saggi su di lei

l mondo di Elisa Salerno. Femminista cristiana, il libro pubblicato quest’anno da Gabrielli Editori a cura di Annalisa Lombardo e Donatella Mottin, è frutto del desiderio di fare memoria e aver cura del tempo che ha visto l’esperienza della Salerno, ma anche del lavoro di chi ha cercato di “dipanare la matassa del mondo complesso e sfaccettato, e spessissimo visionario e anticipatore, di Elisa Salerno, morta dimenticata e in povertà nel 1957”.

Il libro è, infatti, la riedizione di alcuni saggi sulla figura e sull’opera della Salerno, usciti fra l’ultimo decennio degli anni Novanta e la prima decade del Duemila.

“Nonostante la loro datazione, questi saggi mantengono, anche nella loro eterogeneità e forse proprio per questo, una straordinaria carica di attualità, non solo per le intuizioni decisive dei loro autori sulla poliedrica personalità della Salerno, ma anche per la vivida fotografia, restituita ai lettori di oggi, delle posizioni critiche di venti o trenta anni fa sulla controversa e decisiva figura di questa scrittrice, giornalista, pensatrice e teologa” (dalla Presentazione). Oltre al desiderio che queste testimonianze non andassero perdute, si voleva ripercorrere e sottolineare anche l’impegno preso dalla Congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Maria di raccogliere, ordinare ed approfondire l’esperienza e l’opera di questa donna, sicuramente problematica per certi aspetti, ma straordinaria nelle sue parole, azioni e soprattutto scritti.

Proseguendo nell’approfondimento dell’esperienza di vita di Elisa Salerno, la Congregazione con il Centro Documentazione e Studi e il Comitato Scientifico (nati per la valorizzazione del lascito delle discendenti della Salerno) si sono resi conto che, oltre all’impegno perché la figura e i lavori della Salerno fossero maggiormente conosciuti, era necessario – come ha ben ricordato sr. Maria Grazia Piazza il giorno della presentazione del libro – realizzare con pazienza e senza paura del tempo che sarebbe servito, tre riconciliazioni che potessero, in qualche modo, sanare delle ferite ancora aperte.

Riconciliarla con la sua città, Vicenza, che non aveva saputo e voluto riconoscere – sicuramente perché donna che si occupava della vita delle donne – l’enorme lavoro che la Salerno faceva, soprattutto con il suo giornale, a partire dalla “causa santa della donna” ma che riguardava, chiaramente, tutto l’assetto sociale. Importante era anche la riconciliazione con e della famiglia della Salerno che era stata segnata da difficoltà e fratture per le scelte di Elisa. Rimaneva la riconciliazione più lunga e difficile da realizzare, quella con la Chiesa (vicentina in particolare). Gli anni vissuti dalla Salerno sono stati molto difficili per le donne sia nella famiglia che nella società. Altrettanta difficoltà le donne incontravano nella chiesa che le manteneva in una situazione di eterna sottomissione. Elisa amava profondamente la Chiesa, e proprio per questo non poteva tacere quando le parole, le azioni e le decisioni che la Chiesa assumeva soprattutto attraverso i suoi ministri, andavano contro il progetto di Dio per l’umanità che Elisa aveva studiato ed approfondito autonomamente nei testi biblici e, per quanto riguardava la relazione uomo/donna, soprattutto nei primi capitoli della Genesi.

Tappa importante, almeno per quanto riguardava la riconciliazione con la Chiesa vicentina, fu l’intervento del vescovo di Vicenza mons. Pietro Nonis il 16 febbraio 2002 in occasione della presentazione del libro Una penna inquieta. Lettere scelte di Elisa Salerno.

Le sue parole iniziali segnarono un riconoscimento di quanto vissuto da Elisa Salerno e delle colpe della Chiesa del tempo: “Sull’esempio del nostro Papa domando subito scusa, a nome della nostra Chiesa, alla figura di questa donna, Elisa Salerno…”. Certo le scuse sono solo un primo passo che richiede una serie di atteggiamenti e scelte che vadano davvero verso una piena corresponsabilità uomo-donna nella Chiesa. C’è ancora tanta strada da fare proseguendo il cammino della Salerno!

Questo libro si prende cura del tempo passato facendo memoria di alcuni fra i tanti approfondimenti fatti negli anni, che possono aiutare a comprendere meglio questa figura, ma nutre soprattutto la speranza che l’impegno della donna nella società e nella chiesa, che Elisa Salerno ha vissuto in maniera così profonda e spesso conflittuale, possa diventare sfida per tutte/i coloro che si avvicinano a questa donna straordinaria.

Donatella Mottin

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