IL MIO SERVIZIO CIVILE

13
Giu

Cari lettori, nelle righe che seguono proverò a spiegarvi le motivazioni che mi hanno spinto a svolgere un servizio civile e quello che questa esperienza mi sta donando. Durante il mio percorso di studi universitario, anche grazie alle esperienze fatte in passato a livello sociale, sanitario e culturale, ho realizzato che non volevo definirmi entro un unico ambito di intervento professionale. Nel corso della mia vita ho avuto la possibilità di conoscere diverse realtà, diverse strutture e diversi utenti, o meglio persone con cui mi sarebbe piaciuto andare a lavorare.

Ho sempre cercato di fare nuove esperienze per conoscere e capire diverse cose a livello personale e professionale e questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a svolgere un servizio civile.
Avevo la possibilità di dedicare un anno della mia vita al servizio della persona e per la persona, sviluppare nuove abilità e competenze, scoprire una nuova realtà e quindi intraprendere in tutto e per tutto una nuova avventura.

Quando si inizia una nuova esperienza può esserci sempre un po’ di timore, la paura di far vedere ciò che siamo e ciò che possiamo fare.
Nella comunità Iris nella quale sono inserita queste paure sono via via diminuite soprattutto grazie alla relazione con le ospiti presenti, grazie alla loro grande e bellissima umanità.
Il mio servizio civile è proprio un relazionarsi ogni giorno con donne forti e con i bambini presenti, è il cercare di essere un punto di riferimento, è una sfida quotidiana con i miei limiti, le mie fragilità e le mie potenzialità. È un mettersi in gioco e in discussione continuamente.
È un vortice di emozioni e sensazioni, di parole e di gesti semplici ma che donano molto.
È un vedere le sfumature di queste donne, e ogni giorno scoprirne di nuove.
È un rimanere affascinati dalla loro forza, potenzialità e dalla loro capacità di ricostruire la propria vita.

“Meraviglioso
Perfino il tuo dolore
Potrà guarire poi
Meraviglioso
Ma guarda intorno a te
Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il mare
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole?
La vita
L’amore”
(Modugno)

Maria Simeoni

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