Quarta tappa del percorso che fa memoria degli ultimi Capitoli generali della Congregazione
Il XIII Capitolo Generale (3-30 luglio 2016) era iniziato con un gesto significativo del vescovo di Vicenza che nella solenne celebrazione di apertura aveva consegnato alla Superiora Ge-nerale, Madre Samuela Sartorel, che ora purtroppo sappiamo non avrebbe visto la conclusione di quel nuovo sessennio, l’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, accompagnandola con le parole che papa Francesco aveva rivolto alla Chiesa italiana al Convegno di Firenze nel 2015: “Sebbene non tocchi a me dire come realizzare oggi questo sogno, permettetemi solo di lasciarvi un’indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circo-scrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii Gaudium per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato”.
Proprio attingendo a quell’indicazione pastorale era stato pensato il tema del Capitolo, che Mons. Beniamino Pizziol volle sottolineare motivando quel gesto: “Consegno a voi questa Esortazione apostolica perché unitamente alla S. Scrittura vi faccia comprendere come ab-bracciare oggi il mondo con misericordia lasciandovi umanizzare da Cristo e dai poveri”.
Un Capitolo preparato e celebrato nella chiara consapevo-lezza che eravamo all’inizio di una nuova stagione ecclesiale dove dal papato, alle diocesi, dalle congregazioni, alle comunità era chiesta una conversione radicale: assumere il sogno di una scelta missionaria (per noi l’abbraccio al mondo di Madre Giovanna) capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio… tutto diventi canale adeguato all’evangelizzazione del mondo attuale (Cfr EG 27). Una scelta di incarnazione del carisma per la quale era necessario entrare in un deciso pro-cesso di discernimento, purificazione e riforma (Cfr EG 30). Proprio su questi tre passaggi chiave erano stati elaborati i passi che il Capitolo era invitato a valutare e ad assumere rileggendo la storia di Famiglia per attingere dalle radici la linfa carismatica vitale, interpretando il presente nel suo poliedrico cambiamento epocale, con la speranza viva di proiettarsi nel futuro portatrici della logica misericordiosa incontrata in Gesù, il Croci-fisso Risorto, che diventa vita condivisa con i poveri, per noi a partire dalle care giovanette. Tutto questo per aiutarci a tra-sformare i nodi allora messi a fuoco – e che gli ultimi anni caratterizzati dalla pandemia han-no reso evidenti a tutti – in snodi vitali in cui il nostro carisma si sviluppa evangelicamente in un cammino costante di comunione nelle diversità. Un cammino che ci vede compagne di viaggio, sorelle in un popolo che invoca coraggio e speranza.
sr. Maria Grazia Piazza