III domenica (Lc 13,1-9): “… lascialo ancora quest’anno finché gli avrò zappato intorno e messo il concime”
Cosa fare perché ogni persona possa fiorire e dare frutti? La parabola di Gesù ci dice che le cose essenziali per far emergere queste possibilità sono zappare e dare concime.
Zappare è smuovere la terra intorno, permettere alle radici di sentire l’aria e respirare; far penetrare il nutrimento fin in profondità. Mettere il concime significa imparare a conoscere così bene la pianta da poter scegliere il nutrimento migliore.
Dedicare un lungo tempo per zappare e concimare dimostra che si crede nella possibilità di ottenere frutti. È quello che Dio fa con noi ed è bello in questa quaresima provare una gratitudine profonda per chi crede così tanto in ogni uomo e donna, da aspettare ancora e sempre continuando a offrire respiro e nutrimento, scommettendo sul fatto che daremo frutti.
Donatella Mottin