HO PERCEPITO NEL TUO SGUARDO DI MADRE
Madre, le cui mani avvolgono il Figlio,
il cui sguardo giunge tenero nell’intimo
e sorride…
Nei tuoi occhi è l’eterno e il tempo,
l’immenso e la misericordia,
il pianto
della nascosta debolezza nostra.
Nel volto del Piccolo e del Puro
che stringi dolcemente
e nel tuo,
penetrato dai tanti figli del mondo,
è l’offerta che cresce tacita
nel silenzio che prega
e lento e infine improvviso
è consumato martirio:
ieri, come oggi…..
come nel trepido giorno
di ogni dolore,
di ogni morte.
O Madre, speme nostra,
tu abbraccio tra Dio e l’uomo,
vieni nello spazio
della nostra casa,
della vita che si china sul fratello
e si dona;
nelle strade percorse
tra l’urlo del male
la cui eco
è sospiro e voce
implorante il soccorso
forse mai conosciuto,
ed è canto che implora
e fidente sta alla porta
di chi vigila ed ama
all’alba come al tramonto
e risponde:
“Sì verrò presto! Amen”