Di nuovo mi metto a scrivere per far conoscere se fosse possibile a tutto il mondo
la bontà infinita di Dio verso le sue creature e specialmente verso di me,
che fingendo di non vedere la mia indegnità e miseria mi ha trattata sempre
con tali finezze d’amore d’aspettarmi dal suo cuore Divino ogni grazia necessaria
per condurre secondo i suoi santissimi desideri l’opera che si va iniziando
in suo onore. (mem II,1)
Un po’ alla volta la preghiera andava innaffiando l’anima mia… (mem I,3)
Il buon Iddio mi faceva sempre più conoscere il niente di questa misera vita; ora con inviti amorosi, ora con rimproveri, poiché voleva in certa maniera farmi persuasa che dalla mia corrispondenza al suo amore sarebbe dipeso il buono o il cattivo esito delle cose.
“Tu devi consumarti d’amore per me – andava dicendo – tu devi adoperarti per la mia gloria”, e in queste solenni chiamate mi sembrava di avere un cuore così grande e una brama così ardente per la salute delle anime bastante per abbracciare tutto il mondo. (mem I,13)
Vi fu un’epoca in cui si faceva in me sempre più vivo il bisogno
di conoscere e spiegare il mistero che tenevo in cuore
e che continuamente mi faceva desiderare e talvolta sospirare. (mem II,2)
Coraggio amatissima sorella – è un monte alto da salire –
ma il cammino sarà leggero e soave se saremmo unite
al nostro diletto Sposo Gesù (ad Orsola)
Tutto è buono e dolce quando lo si prende dalle mani di Dio.
Nell’osservare il complesso delle cose scorgo essere sempre più
la mano di Dio che conduce tutto (ad Angela)
Sta allegra fa tutto con Gesù e per Gesù ed Egli saprà numerare i tuoi passi, i tuoi sospiri, le tue azioni e ti darà in compenso di tutto l’amor Suo. (ad Angela)