L’esperienza del gruppo come esempio di conversione sinodale
Un esempio di conversione sinodale: il gruppo Kar.in (Karisma insieme), costituito da laiche e laici che, in modi e tempi diversi, si sono accostati alla figura di Giovanna Meneghini, cogliendone il fascino e la chiamata. Il muoversi verso un carisma, avvertire che dentro quel dono c’è parte della propria vita, dipende da una componente misteriosa, che sfugge al controllo, che sorprende l’animo profilando orizzonti impensati e attraenti. È azione dello Spirito.
Quando si chiede ad una persona il perché di una scelta, perché entrare in un tipo di appartenenza, la risposta porta una serie di motivazioni ragionevoli, autentiche, senza mai esaurire fino in fondo il perché.
Se scrutiamo l’ordine cosmico, scopriamo fenomeni naturali, sorprendenti di movimento e trasformazione. Un corpo si muove nello spazio intorno ad un altro corpo. Sono in atto forze di attrazione, spazi, movimenti di luce infinita che obbediscono ad una legge di armonia.
Ciò accade anche nell’esperienza umana che si svolge tra impulsi interiori e condizionamenti esterni, tra ideali luminosi e cambiamenti continui, avvolti di piccolezza e di infinito, di chiarezza e di mistero.
Attratta da Cristo, Giovanna Meneghini si conforma a Lui in umiltà e mitezza ed emana una scia di luce verso la quale si rivolgono altre giovani per formare una famiglia. Nel tempo questa luce continua ad interpellare chi la incontra, superando i confini dei diversi stati di vita. Un carisma, poiché proviene dallo Spirito è in grado di accomunare le diversità preservandole dalla uniformità. In questo modo crea una costante novità di interpretazione del dono carismatico e dei valori ordinati alla missione apostolica.
Chi fa parte del gruppo Kar.ìn ha un suo bagaglio di esperienze, di conoscenze, di cammino di fede, diverso da ogni altro. Eppure ha messo in atto un movimento di conversione, un “andare verso” una comune meta intravista. Questo cammino non è solitario ma sinodale, condiviso, fatto in dialogo con la famiglia religiosa e in confronto con le persone, attratte dallo stesso dono. Kar.in rappresenta un’onda nuova di vita dello Spirito nell’oggi storico.
Mariaemma racconta: “Ho conosciuto le suore Orsoline negli anni novanta, ho partecipato ad una serie d’incontri sulla ministerialità, da loro organizzati, ed è sorta in me la curiosità di conoscere la Fondatrice. Ho ritrovato in Giovanna Meneghini, donna umile e forte, semplice e sapiente, un grande fascino che mi ha spinto ad approfondire la sua storia. Camminare per Breganze diventava un po’ scoprirla, svolgere il mio lavoro mi portava a sentirla vicina, affrontare alcune difficoltà di famiglia mi ricordava la sua vita familiare, cercare la via per essere più in sintonia con Gesù mi portava all’adorazione eucaristica tanto cara a Giovanna. Queste sintonie hanno segnato la mia interiorità e ho desiderato conoscere come le figlie di Giovanna interpretano oggi il suo carisma. Sentivo in esso un aiuto per “affidarsi a Dio” e per vivere pienamente la vita cristiana con una “luce in più”: la dignità della donna. Ho partecipato con interesse al gruppo Am.Or; sono presente al gruppo Kar.in fin dal suo nascere. Assumere l’ispirazione e lo stile di vita di Madre Giovanna non significa “copiare” ma tradurre nel mio quotidiano le sue intuizioni e proposte. Più mi addentravo, più cresceva la forza di attrazione”.
Contemporaneamente anche in Brasile un gruppo di laiche/laici stava percorrendo “la stessa strada”. Il piccolo gruppo, partito con passo incerto ma con una guida certa: Madre Giovanna Meneghini e le suore orsoline nelle persone di sr. Graziana, sr. Beatrice e sr. Maria, vario nella composizione ma fedele nel partecipare agli incontri mensili, alle feste di Congregazione e altro, ad un certo punto ha sentito l’esigenza di fare un “passo avanti”, di arrivare ad una espressione pubblica della partecipazione alla vita della famiglia delle Orsoline”.
Teresa: “Si è allora avviata una ricerca: come rendere operativo questo desiderio? Questo interpellava in modo diretto e forte la stessa famiglia religiosa.
Una via era fare la Promessa; di conseguenza occorreva stilare una formula, fare una domanda scritta, ricevere una risposta scritta e stabilire un regolamento comune. Abbiamo lavorato insieme a tutto questo.
Una Promessa può essere fatta nella propria intimità perché il destinatario è Dio, ed è una realtà personale: sei tu che esprimi una scelta e ti impegni a mantenerla e rispettarla. Ma alcune formalità servono a dare visibilità al passo che si compie.
Quando con il gruppo Kar.in abbiamo iniziato a pensarci, non ho avuto nessuna esitazione: la Promessa, proprio la volevo! Questa volontà veniva soprattutto dal desiderio di condividere con la Congregazione delle suore Orsoline, con gli amici del gruppo Kar.in e con la mia famiglia la gioia che la conoscenza del carisma di Madre Giovanna mi ha donato, aiutandomi a riscoprire la mia fede in Dio, per fare sapere a tutti quanto gli insegnamenti di madre Giovanna mi sostengono tutti i giorni a mantenere viva la fede.
Quando ho conosciuto le suore Orsoline avevo molti dubbi su cosa significasse concretamente essere cristiani. Loro e soprattutto Madre Giovanna me lo hanno indicato.
Madre Giovanna in ogni momento della sua giornata offre un esempio: nel momento del lavoro, della preghiera, quando si trova con le sue amiche, o nel riposo e nei momenti di difficoltà… sempre vive per Dio e a sua gloria. Lavorava, conduceva una vita semplice, questo mi ha attratta; i suoi insegnamenti, colti da come lei viveva tutti i momenti della quotidianità, mi hanno fatto comprendere che si può essere cristiani in ogni situazione.
Nella sua vita è riuscita ad aiutare tante donne e lo ha fatto secondo il carisma, con umiltà, mettendo la volontà di Dio prima di tutto.
Partecipare al gruppo Kar.in per me è far “brillare” il carisma e l’esempio di Madre Giovanna perché, come me, altri possano trarre un insegnamento e una guida spirituale”.
Doriana: “Io penso che nulla avviene per caso. L’azione dello Spirito Santo ha suscitato nel cuore di persone devote a Giovanna Meneghini il desiderio di approfondire il suo carisma, per ispirare il proprio quotidiano. Il gruppo Kar.in è un cammino sinodale che invita a “seguire insieme la via del Signore”. Ho preso consapevolezza che il carisma di Madre Giovanna era in piena sintonia con le mie aspirazioni; mitezza e umiltà al servizio del Signore e, particolarmente, la promozione umana della donna che, da sempre, mi sta molto a cuore.
Insieme abbiamo sintetizzato i contenuti più significativi che ci identificassero come gruppo laicale che desidera rispondere alla vocazione battesimale, partecipando alla spiritualità delle suore Orsoline, incarnandola secondo il proprio stato di vita.
Abbiamo espresso la Promessa, da rinnovare ogni anno, impegnandoci ad essere coraggiosi e umili testimoni dell’amore di Dio, in adesione al carisma della famiglia religiosa, confidenti nell’aiuto della Vergine Maria, di san Giuseppe, di sant’Angela Merici e della venerabile Giovanna Meneghini”.
Mariangela esprime gioia per l’appartenenza: “Dodici anni fa fui chiamata a far parte del gruppo di laici e suore insieme, per condividere il carisma di Madre Giovanna, donna forte e coraggiosa, che ha saputo dare e trasmettere la forza dell’amore, l’umiltà, l’accoglienza, la carità, il servizio. Ho accolto con gioia ed entusiasmo l’invito. Momenti di preghiera, riflessione, condivisione, pensieri, preoccupazioni, intuizioni hanno reso il nostro legame saldo, forte.
Sentirsi accolti dalla famiglia è motivo di gioia e di speranza, di fiducia e di affidarsi a Qualcuno che ci ama sopra ogni cosa. Un amore che abita in ognuno di noi, ci invita a far luce sul nostro cammino di vita, sempre con lo sguardo rivolto a Cristo”.
a cura di sr. Graziana Morandin