Amiche delle Suore Orsoline: cento di questi giorni!
Nati 35 anni fa, oggi i gruppi Am.Or sono una delle espressioni più longeve di quella missione “per la classe popolare femminile” intravista da Giovanna come orizzonte della sua intuizione evangelica. Un cammino formativo annuale accompagna i gruppi, che oggi sono più di dieci e fanno riferimento alle comunità orsoline di varie parti d’Italia, con più di duecento donne che mensilmente si ritrovano, discutono e pregano.
Si presentano attraverso l’esperienza di una partecipante dell’ultimo gruppo nato, a Monterotondo (Roma).
Sorrisi, pensieri. sfoghi e meditazioni, riflessioni e rimpianti, sogni e versetti biblici: la Parola che taglia, scava e penetra in vite così diverse tra loro eppure così simili… È questo lo stile del gruppo Am.Or di Monterotondo, nato tre anni fa, che ho iniziato a frequentare però lo scorso anno. Am.Or è mettersi alla scuola di Madre Giovanna, per accettare una sfida che può sembrare semplice ma è talmente profonda e ad ampio raggio da risultare a volte impossibile, se giudicata con gli occhi umani. Perché ci rendiamo conto che vivere questa vita, da donne, alla sequela di Cristo, può portarti a pensare in grande, come nel mio caso, a sognare e idealizzare una vita familiare, parrocchiale, sociale che possa essere una rivoluzione per tutti coloro che ruotano intorno a noi. Poi, sedute lì, intorno ad un tavolo, le amiche delle Orsoline si rendono conto che la pro-vocazione di Madre Giovanna è forte, sconvolgente, ammantata da una semplicità che inganna, proprio perché all’apparenza può sembrare, così come è stato per me, “banale”. Tutto qua? È la forza debole della santità del quotidiano. Nelle piccole cose. Ed allora, ogni mese rifletti e mastichi un Vangelo sempre più attuale, riflessioni così profonde che toccano le corde dell’intimo di una vita normale, quasi ripetitiva, ma che poi si rivela alla luce della Parola una preziosa opportunità di vivere il Vangelo nel quotidiano. Questo è il motivo per cui ci incontriamo! Ogni aspetto della nostra vita può essere un ostacolo, fonte di lamentela, o un motivo per la nostra santificazione. Ed il tema dato, allora, diventa nostalgia, discussione, ricordo di una vita che si trasforma, motivo di scavo, di certezze e incertezze che portano a cercare di capire il passato, assumerlo, qualche volta perdonarlo, per poi, ritrovarsi con la vita tra le mani, in un sentiero da percorrere insieme. La famiglia, la parrocchia, il lavoro, la vita consacrata: scrigni ripieni di santità, da cui attingere forza e sfide. Difficile? Può darsi. Ma Madre Giovanna è lì per dirci che insieme si può.
Il gruppo vorrebbe essere un delicato segno di presenza femminile là dove viviamo e serviamo. Vorremmo essere voce di un esserci che aiuta a leggere la storia da un’altra prospettiva, vorremmo essere contagiose per restituire bellezza alla vita.
Anna Ludovici