Alza la testa! Guarda in alto! È il consiglio che i Santi ci darebbero se dovessimo chiedere loro una mano. Look up! In queste due paroline riecheggia l’invito di Gesù alla dodicenne dalla vita già spenta: Talità Kum- io ti dico: alzati! (Mc 5,21-43). Piccole parole che i grandi nella fede possono dire! Chi non ha fede non parla in questi termini, non può, perché la vita, materialmente osservata, va in giù. I Santi, ormai lo abbiamo capito, non sono uomini e donne perfetti, privi di debolezze e di difetti, piuttosto essi sono uomini e donne di fede, credenti fino all’eccesso, fino a credere l’impossibile! Ecco, in questo sono “super”, sono fuoriclasse, stanno “sopra le righe” tracciate dalla nostra fede più timorosa, guardinga, intermittente e attenta a non ledere le sapienze mondane. Si è santi per la vita di fede che si conduce e non per i miracoli o le imprese che si compiono.
La piccola (Venerabile) Antonietta Meo, in arte Nennolina, alla zia che cercava di consolarla dopo l’amputazione della gamba in seguito a un carcinoma, per nulla rattristata rispose: “Ma zia, la mia gamba l’ho regalata a Gesù! Mica è andata perduta! Lui ci farà tante cose belle per la salvezza delle anime!”.
Carlo Acutis, oggi Beato, passava pomeriggi interi davanti al tabernacolo dopo essere stato a giocare con gli amici e diceva: “La mia autostrada per il Cielo è l’Eucaristia!”
E Madre Giovanna Meneghini, nostra Fondatrice, aveva una fede così grande da credere che Dio “non le avrebbe negato nulla; era certa di poter ottenere dal Cuor di Gesù ciò che umanamente non è possibile avere. Il suo segreto? Vivere la vita di ogni giorno profondamente e affettuosamente uniti a Cristo: “Fai tutto con Gesù e per Gesù ed egli saprà numera i tuoi passi, i tuoi sospiri e ti darà in compenso di tutto l’amor su”.
Ma questi son matti! Certo, appunto! È gente che crede e vive ciò che crede! Tutti siamo chiamati alla santità, ognuno secondo il suo stato di vita. La fede ci porta ad altezze impensate, ci fa conoscere Dio e la sua potenza che si mostra, meglio ancora, nella nostra debolezza! La festa di oggi, OGNISSANTI, ce lo ricorda con la sua varietà incalcolabile di santi e sante, “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello” (Ap 7 ,9). In piedi, (nella vita di fede), dunque!
sr. Lucia Antonioli