Racconti e immagini della prima professione di suor Ianêssa: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”
È grande la chiesa di nossa Senhora de Conceição, la comunità centrale delle 24 che formano la parrocchia del Bairro Conforto di Volta Redonda in Brasile, dove vive la nostra comunità orsolina da trentatré anni. Una chiesa risuonante di canti, dove la Parola proclamata raggiunge tutti e ciascuno: “Eis aqui a serva do Senhor. Faça-se em mim a Tua palavra!”
Per Ianêssa Gomes Barros è il momento della prima professione religiosa: emette i primi voti nelle mani di madre Maria Luisa Bertuzzo, accompagnata da tutte le comunità orsoline del Brasile in festa e in serena trepidazione per questa giovane donna di trentun anni che, partita dalla sua terra amazzonica di Boa Vista, ha maturato nel percorso formativo di discernimento il suo sì al Signore.
È proprio una professione pubblica: non si resta anonime in questa assemblea orante a cui partecipano molte persone della Fraternità laicale orsolina, presieduta dal vescovo padovano Francesco Biasin che guida questa diocesi da molti anni e che esprime l’unità della chiesa. “Non dimenticare mai le tue radici, Ianêssa – dice il vescovo Francesco – la tua terra amazzonica per la quale papa Francesco ha indetto il prossimo sinodo: ricorda le tue radici per innestarti con gioia in questa famiglia religiosa delle suore Orsoline che sono nate da un´ umile e piccola fondatrice, germogliate nella chiesa per il rispetto della vita e la promozione della donna”.
Ianêssa si emoziona nel pronunciare la formula di professione e sembra quasi che non riesca a proseguire quando le lacrime le bagnano il viso, ma la forza della preghiera che la attornia le fa superare la commozione e procede quindi sicura a ricevere l’abbraccio di sr. Maria Luisa che, a nome della Congregazione, la accoglie con gioia nella famiglia religiosa che sarà ora per lei compagnia nella missione e casa in cui vivere in fraternità e spiritualità. Sicura che, come dice il profeta Geremia nella prima lettura, il Signore porrà sulla sua bocca la Parola di vita e le darà la forza profetica dei giovani.
“È molto bello, Ianêssa, che tu emetta i tuoi voti proprio a pochi giorni dalla conclusione del sinodo dei giovani – dice ancora il vescovo Francesco –, un sinodo che è stato un tempo di grazia e di visione positiva di questi nostri giovani che a volte le comunità pensano come ad oggetti di evangelizzazione, e sono invece soggetti di comprensione del Vangelo, che attraverso un nuovo pensiero critico ci aiutano a rendere nuove anche le nostre strutture ecclesiali. E, ancora, il tuo riconoscere di essere amata da Dio in questa vocazione alla vita religiosa si innesta nell’anno del laicato che la nostra chiesa brasiliana ha vissuto nell’anno pastorale che va a concludersi: laici e laiche, luce e sale della terra, uniti nell’unica vocazione di rispondere alla chiamata di Dio che ci ama per primo, e a noi chiede il coraggio di accogliere questo suo amore”.
Ianêssa risponde con coraggio alla chiamata di Dio a seguire il Cristo Servo del progetto del Padre cantando il bellissimo ritornello dell’inno della prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Panama: “Eis aqui a serva do Senhor. Faça-se em mim a Tua palavra!”. L’eccomi di Maria si intreccia con quello di questa nostra giovane sorella brasiliana che canta la lode a Dio nel suo personale Magnificat che diventa vita, strada, missione.
Buon cammino, Ianêssa: che il seme della Parola germogli nei tanti frutti che il Signore ti darà da assaporare lungo la strada che conduce alla vita del Regno che in questa chiesa e in questa terra risplendono!
Sr. Federica Cacciavillani