Oltre i confini, per una Chiesa in uscita
Suor Domenica ci racconta che l’apertura della missione in altri continenti è nata dal Capitolo del 1980, e rispondeva al desiderio di Madre Giovanna di “abbracciare tutto il mondo”. Nella Famiglia religiosa delle Suore Orsoline ha trovato disponibilità entusiaste, cariche di vita e di speranza. La prima esperienza di condivisione missionaria con i laici l’abbiamo vissuta coinvolgendo i familiari e gli amici delle nostre prime sorelle missionarie, partite per il Brasile nel 1985. Si respirava in loro un forte senso di corresponsabilità rispetto al progetto che si stava pian piano realizzando. La condivisione dello spirito e della passione missionaria ha fatto nascere in alcuni l’esigenza di incontri periodici per uno scambio di notizie e di conoscenze della realtà sociale, culturale e religiosa del popolo brasiliano. Dopo questo primo periodo che rispondeva anche ad un’esigenza affettiva degli inizi, di legame con le sorelle che andavano in altri continenti, il gruppo ha allargato l’orizzonte con prospettive e progetti formativi.
E qui lascia la parola a Luisa Bogoni, che fa parte dell’équipe di animazione missionaria, oggi seguita da suor Laura.
Siamo un gruppo eterogeneo di suore, laici e laiche, uniti (oserei dire affratellati!) da un obiettivo comune: promuovere, sostenere, divulgare e rendere partecipi i vari frammenti di comunità in missione con la vasta comunità in Italia. Condividere esperienze, ognuno in base ai propri talenti, sotto lo “sguardo” premuroso di Madre Giovanna. È stato come seminare in terra fertile: poi la timida piantina, bisognosa di cure, del sole dello Spirito, dell’acqua della Parola, delle radici della fede e dell’ottimismo, è germogliata. A questa pianta, per propagazione, si son unite altre piante: ora siamo giardino.
Mi spiego meglio: siamo partiti con la mission di tenere unite le sorelle in missione con le rispettive famiglie, la Famiglia religiosa ed i benefattori. Si festeggiava annualmente in un incontro di un’intera giornata.
Poi, ci siamo guardati attorno… da vicino: ed è arrivato anche papa Francesco, che ha invitato tutta la Chiesa di uscire ed andar nelle periferie.
Da qui è iniziato un percorso che ci porta, nomadi e pellegrini, ad essere accolti in varie realtà parrocchiali: non più la giornata di Convegno missionario a Breganze, in Casa Madre o in Villa Savardo, ma “fuori”. Un gruppo in ricerca, che si accosta a realtà diverse scoprendo meraviglie con la delicatezza e il rispetto che sempre devono accompagnare la “pacifica invasione”. Il Convegno Missionario diventato itinerante ci ha dato immense soddisfazioni e, ad ogni tappa, abbiamo raccolto nuove persone. Persone che si son unite all’équipe di animazione, portando nuova linfa alla pianta.
E c’è posto per tutti! Accogliamo con gioia quelli che vogliono fare parte dell’équipe missionaria. Lavorare insieme, suore e laici, è possibilissimo: un’unica partenza e un percorso condiviso, e ci si alterna a dare il passo: ecco che il viaggio è davvero piacevole! Vorrei fare i nomi di tutti ma temo di dimenticar qualcuno, e voglio solo ricordare che nell’équipe siamo tutti utili, indispensabili, unici, importanti allo stesso modo.
Ci siamo sentiti a casa, in Casa Madre ed in ogni luogo in cui siamo andati.
E dire che tutto è iniziato con la piccola donna Giovanna!
Suor Domenica Zattara, Luciano e Luisa Vezzaro