Quest’anno si celebra un anno speciale dedicato alla femminista cattolica vicentina. Presentato un ricco calendario di eventi
È il 12 dicembre del 2021, in piena terza ondata covid si riunisce via zoom il Comitato scientifico di Presenza Donna e l’allora presidente dell’associazione suor Federica Cacciavillani comunica che la congregazione delle suore Orsoline ha ricevuto un assenso, al momento solo informale, da parte del Comune di Vicenza ad accogliere nel Famedio dei cittadini illustri della città le spoglie di Elisa Salerno, come prima femminista cattolica vicentina e come quarta donna in assoluto a cui in 170 anni Vicenza abbia riservato questo onore. Un’idea nata dall’intuizione di Chiara Magaraggia che con determinazione l’ha proposta per vari anni, e che ora trova realizzazione.
Occorreranno una delibera ufficiale della giunta comunale ed alcune incombenze amministrative per rendere il tutto operativo e sarà la congregazione, come erede dell’archivio di Elisa Salerno e come proprietaria del loculo in cui riposa dal 1957 la scrittrice, a doversene occupare. Un po’ di tempo davanti c’è, perché si pensa che la traslazione possa avvenire nel giugno del 2023, nella ricorrenza del 150mo della sua nascita.
Suor Federica lancia il tema di cosa mettere in campo, come associazione Presenza Donna, per valorizzare l’evento e soprattutto per farne una occasione straordinaria e difficilmente ripetibile per far conoscere meglio e di più la figura e l’opera della “nostra” Elisa. Perché, passato questo, i suoi prossimi anniversari “tondi” saranno il 2057, centenario della sua morte, e il 2073, bicentenario della nascita, date non proprio dietro l’angolo.
Al compito di delineare un programma degno dell’evento, Presenza Donna non può sottrarsi perché è nelle sue finalità statutarie proprio la valorizzazione del Fondo Archivistico Salerno e la promozione di quella “causa santa della donna” che costituì per Elisa la battaglia di una vita.
La superiora generale delle Orsoline, suor Maria Luisa Bertuzzo, presente anche lei via web all’incontro, assicura all’impresa il sostegno della congregazione e, conscia del rilievo del compito, suggerisce la costituzione di una équipe che si occupi del progetto. Ne faranno parte oltre a lei stessa, suor Federica, anche come componente del Comitato scientifico del Fondo Salerno, la presidentessa entrante di Presenza Donna, suor Elisa Panato, la direttrice del Centro documentazione e studi Donatella Mottin, ed Enrico Zarpellon, operatore culturale e collaboratore del Centro. Sono gli stessi nomi che, sotto la presidenza di Valeria Porelli, assessore comunale alle Pari Opportunità, diventeranno i membri del Comitato organizzatore del 150mo di Elisa Salerno.
Già in quella riunione del secondo Natale dell’era del covid, i componenti del Comitato scientifico lanciano idee e proposte in un vero brainstorming. Ma è Alba Lazzaretto, la studiosa che è stata la prima biografa di Elisa Salerno e del suo tempo, ad avere una intuizione determinante, destinata a diventare il motivo portante delle celebrazioni. “Occorre collegarsi con tutte le altre istituzioni civili e culturali della città” dice “perché dovrà essere una celebrazione condivisa e partecipata”. Come dire: ognuno con le proprie vocazioni e le proprie mission dovrà essere invitato a rileggere la storia e le sfide di Elisa.
Passano appena due mesi e suor Federica convoca il consiglio direttivo di Presenza Donna: riferisce di un incontro tenutosi in Comune. L’assessore alle Pari Opportunità ha sposato in pieno l’idea ispiratrice del 150mo della Salerno, ma alza ancora più in alto l’asticella. Non dovrà essere semplicemente una giornata celebrativa, ma una intera stagione di eventi. Si partirà l‘8 marzo, festa della donna – tradizionalmente segnata per Presenza Donna dalla preghiera, questa volta sulla scorta delle parole di Elisa – e si snoderà per tre mesi, evento dopo evento, fino al 16 giugno, giorno in cui a 150 anni dalla nascita della Salerno, alle sue spoglie verrà accordato l’onore del Famedio ove riposano i cento cittadini più illustri della città. Vicenza è in fondo la città in cui Elisa ha vissuto tutta la vita, pur in ascolto permanente di quelli che Papa Giovanni XXIII definirà “i segni dei tempi”. E quindi è anche sullo sfondo di questa città che la storia della Salerno andrà raccontata, magari adottando un linguaggio nuovo che la porti più vicino alle generazioni del terzo millennio. Nasce cosi l’idea – di cui si farà carico Presenza Donna – di produrre, in collaborazione con l’editore Becco Giallo, una Graphic Novel, che nel linguaggio della “nona” arte, cioè il fumetto, parli di Elisa Salerno ai più giovani.
Da questo momento mancano ormai solo tredici mesi all’inizio delle celebrazioni. Si accelerano contatti e approfondimenti con il mondo culturale, accademico, ecclesiale, sociale, sindacale, giornalistico. Qualcuno conosce già la Salerno, qualcuno l’ha appena sentita nominare. Tutti sono egualmente interessati ad essere co-protagonisti dell’evento. Aderiscono Accademia Olimpica, Biblioteca Bertoliana, Istituto Rezzara, Porto Burci, la Cisl, il mondo del giornalismo – capo fila la Voce dei Berici – con la Federazione Italiana Settimanali Cattolici, l’Unione Cattolica Stampa Italiana e Radio Oreb, il Centro Culturale San Paolo e la omonima libreria, l’Azione cattolica, la Pastorale Giovanile della Diocesi di Vicenza, l’IRC – Ufficio diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica. Diocesi di Vicenza e Comune accordano il loro patrocinio.
Potete consultare il programma che ne è sortito (e che sarà progressivamente aggiornato) sul sito www.presdonna.it.
Parla da solo di una operazione bella e condivisa dall’intera città in omaggio a colei che disse di sé: “Bisognerebbe ch’io fossi nata nell’epoca futura”. Ecco, con il tuo 150mo, nell’epoca futura ci sei, cara Elisa, e noi promotori – Congregazione delle Suore Orsoline s.c.m. e Associazione Presenza Donna – siamo felici e onorate di averti accompagnato fin qui.
Annalisa Lombardo