Donne che pregano per il Sinodo

29
Dic

La rete delle in-vocazioni nel mondo

In tutto il mondo sono stati condivisi momenti di preghiera a sostegno del Sinodo. Lo ha fatto anche il Consiglio delle Donne Cattoliche (Catholic Women’s Council, CWC), una rete di oltre sessanta organizzazioni, religiose e laiche – dall’Asia all’Europa, dall’Africa all’Australia, all’America Latina e al Canada – che lavora “per il pieno riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza delle donne nella Chiesa cattolica, rappresentando un ampio spettro di temi e strategie […]. Troviamo forza nelle nostre differenze e speranza nella nostra solidarietà globale di donne cattoliche” (dal Documento costitutivo). Il CWC ha iniziato un percorso di discernimento nel 2022, affinché le voci delle donne di tutti i continenti potessero essere ascoltate dall’Assemblea sinodale, conclusosi con due relazioni trasmesse all’Ufficio sinodale. È emerso come le donne stiano lavorando – in modo consapevole e a ogni latitudine – per la pari dignità e i diritti umani intesi come una questione di giustizia e di possibilità vocazionale per tutti. Nel tempo del post-Covid si è manifestata una rinnovata volontà di testimoniare la gioia del Vangelo all’interno delle istituzioni cattoliche, delle famiglie e delle comunità, nei termini però del fondamentale rispetto della dignità, della libertà e uguaglianza che Cristo dona con la sua Parola. Questo implica anche parlare apertamente e prendere posizione contro tutte le forme di violenza e di abuso basate sul genere e induce a rivendicare la piena e visibile inclusione delle competenze e delle abilità delle donne all’interno dell’istituzione ecclesiastica.

Ecclesia for Equality – “Un’ecclesia per l’uguaglianza”: è il tema ispiratore delle molteplici iniziative per il 2024, condivise nella piattaforma virtuale del CWC, in luoghi fisici e nell’intimità spirituale del singolo, nei quali plasmare la sinodalità in modo autentico e coltivare la forza della condivisione nella pluralità di voci e accenti. Le esperienze degli ultimi anni, ad esempio la partecipazione alla tradizionale Giornata della Preghiera universale il primo marzo, cantando le stesse melodie, recitando le stesse preghiere, in tutte le lingue, è stata motivo di sprone, che ha rinsaldato la rete dei contatti. Nel 2019 la priora del monastero benedettino di Fahr (Zurigo) ha promosso un’altra iniziativa di preghiera, tutt’ora in corso, ogni giovedì: “Schritt für Schritt” – Passo dopo passo. Dovunque nel mondo, alle diciotto, secondo possibilità, l’invocazione si fa rete: “Le persone giungono con il loro desiderio di pace, di comunità, di relazione con Dio e fra di loro. Una Chiesa credibile è aperta alle persone senza guardare alla loro origine, nazionalità, al loro orientamento sessuale. È lì per quelle persone il cui progetto di vita appare fallito, le accoglie con le loro fragilità e con i loro errori. Non valuta e non giudica, ma ripone fiducia nell’azione dello Spirito anche laddove secondo i criteri umani non c’è alcuna possibilità. Invochiamo la Tua forza e fiducia. – Kyrie eleison” (dalla Preghiera del giovedì).

La sezione tedescofona del CWC ha voluto accompagnare ogni giornata dei lavori del Sinodo (2-27 ottobre 2024) con una riflessione e una preghiera, precedute dall’introduzione di una figura femminile della Bibbia (la profetessa Hulda, Maria di Magdala, Giunia l’apostola, la diaconessa Febe, la sconosciuta del tempio, e altre ancora), della storia della Chiesa (Caterina da Siena, Teresa d’Avila, Angela Merici, Edith Stein), come pure di grandi donne del Novecento (Madeleine Delbrêl, Sophie Scholl, Madre Teresa) che sono fonte di ispirazione. Una preghiera di in-vocazione, perciò, rivolta a quel Dio-con-noi, che indica vie di inclusione, che dà voce ai fragili, che restituisce loro dignità. È la fiducia in questo Dio, Padre e Madre, il comune denominatore di queste preghiere. I temi trattati nei testi letti, recitati e condivisi nelle settimane del Sinodo sono riconducibili all’impegno del CWC per una maggiore rappresentanza delle donne nel contesto teologico; a sostegno delle vocazioni femminili e per un ruolo attivo e visibile delle donne nella Chiesa; contro ogni forma di violenza e abuso di genere; per la difesa dei diritti, il rispetto e la cura della Madre Terra.

“Dio, nostra Madre e nostro Padre, fiduciosi di averti con noi nel nostro cammino, procediamo con la Chiesa e nella Chiesa, nella tradizione di tutte le donne e di tutti gli uomini che prima di noi sono vissuti e hanno operato nell’ardore della fede […]. Santa Scolastica ebbe fede nella forza della preghiera. Con lei vogliamo procedere, passo dopo passo, pregando e operando come lei: ‘Andate, sorelle e fratelli, fatelo come potrete!’”

(Preghiera del giovedì).

Elena Filippi