Nella festa di sant’Orsola e compagne martiri, condividiamo l’esperienza di dom Roque Paloschi, vescovo brasiliano, che ha incontrato, collaborato e conosciuto due famiglie orsoline: la nostra di Vicenza, Orsoline del Sacro Cuore di Maria, e quella di Verona, Orsoline del Cuore Immacolato di Maria.
Il primo momento importante è stato nell’anno 2007, quando ho avuto l’opportunità di incontrare e trascorrere del tempo con le Suore Orsoline di Vicenza, Italia. Quell’anno discutemmo circa la possibilità per la Diocesi di Vicenza di diventare una Chiesa sorella dell’Amazzonia. Dopo i primi incontri, si decise che, nel 2008, la diocesi di Vicenza avrebbe inviato persone per iniziare una missione nella diocesi di Roraima, dove io ero vescovo. Il vescovo di Vicenza ha chiesto per questa missione anche la presenza delle suore Orsoline.
Le religiose furono le prime ad arrivare, e inizialmente sr. Renata e Flora vissero per circa tre mesi nella casa episcopale, con il desiderio di poter affittare una casa in periferia. Hanno sempre svolto un lavoro discreto ed efficace, visitando e accogliendo le persone, offrendo conforto e, soprattutto, avvicinando le donne. Hanno inoltre sviluppato un ottimo lavoro nella pastorale penitenziaria con le donne detenute e hanno collaborato in varie attività di cui la Diocesi aveva bisogno, compreso il coordinamento pastorale.
Ringrazio Dio per la semplicità delle suore Orsoline, che sono diventate un legame significativo con i poveri, soprattutto con le donne emarginate. Non hanno mai preteso nulla, mantenendo una presenza discreta ma profetica all’interno della Chiesa. Per me la presenza delle Orsoline è stata una grande scuola, dove ho imparato a cercare cammini di umiltà e a riconoscere che siamo solo servi.
Il secondo momento importante dell’esperienza con le suore Orsoline, è stato lavorando nell’arcidiocesi di Porto Velho.
Quando sono arrivato c’erano due comunità di suore Orsoline di Verona: una a Nova Mutum e l’altra nella parrocchia São João Bosco, a Porto Velho. È encomiabile l’impegno delle suore Orsoline, che hanno la sede della provincia a Passo Fundo, nel Rio Grande do Sul, nell’accogliere la chiamata della Chiesa di Porto Velho, soprattutto di fronte alle grandi opere e costruzioni, come le centrali idroelettriche.
Le sorelle esercitarono una presenza eroica con le comunità della vasta area missionaria dell’Alto Madeira, del Basso Madeira e della periferia di Porto Velho. In particolare si sono distinte durante la costruzione delle centrali idroelettriche di Santo Antônio e Girau, svolgendo un lavoro fondamentale a favore delle donne emarginate.
È quasi indescrivibile l’impatto che queste grandi opere hanno avuto sulla popolazione della regione. Le suore hanno camminato fianco a fianco con donne vittime di abusi e di mancanza di rispetto, mostrando la prospettiva di una vita diversa e dignitosa. Si sono dedicati anche ad organizzare la pastorale delle donne emarginate in entrambe le diocesi.
Inoltre, hanno contribuito in modo significativo alla vita delle comunità, promuovendo la formazione liturgica e biblica e accompagnando in modo unico i missionari della Chiesa sorella di Niterói, come i sacerdoti João Batista, Miguel, tra gli altri.
Così le suore hanno e continuano a essere significative la loro presenza nella nostra regione. Lodo e benedico Dio per la sensibilità che hanno dimostrato verso coloro che sono caduti, sono feriti e sofferenti. Chiedo l’intercessione di sant’Orsola affinché la vita e la missione delle sorelle siano davvero sempre incentrate sulla fedeltà a Gesù Crocifisso e Risorto.
La mia gratitudine per l’opportunità di camminare insieme, per tutto Dio sia lodato!
Con la mia benedizione,
Dom Roque Paloschi
Arcivescovo di Porto Velho