Dico sì alla bellezza e alla pienezza di una vita vissuta in Dio

01
Nov

È una gioia per me condividere con queste righe il cammino che mi sta conducendo verso la professione perpetua che sarà celebrata nel mese di ottobre nella mia parrocchia di origine.

Sono suor Anna Tibaldo, nata e cresciuta nella parrocchia di Chiampo, ed ho celebrato la prima professione religiosa nella Congregazione delle suore Orsoline, assieme ad altre tre ragazze, il 24 settembre 2011 nella Chiesa di Breganze (VI). Da allora sono trascorsi sei anni, un tempo di formazione e preparazione che porterò a compimento con la professione perpetua, momento nel quale confermerò pubblicamente la mia adesione definitiva alla scelta di vita consacrata e l’impegno di tutta la mia vita sui valori che essa testimonia. In questo tempo ho vissuto due esperienze di comunità e di servizio molto diverse, ma entrambe mi hanno dato la possibilità di sperimentarmi accanto ad un’umanità debole che scava dentro le profondità di una fede incarnata, di un reale abbandono fiducioso nelle mani di Dio. Volti, sguardi, storie… che hanno inquietato e interpellato la mia fede. La mia fede, nata tra le mura della mia casa, nell’amore che ho ricevuto dalla mia famiglia e dalle persone che ho incontrato durante la mia vita, ha trovato nutrimento nella comunità parrocchiale di Chiampo che ha rappresentato un grembo che accompagnava il mio impegno e insieme custodiva e spronava il mio cercare, con i suoi sbandamenti ed interrogativi. I gruppi di Azione Cattolica, i campi estivi, la messa domenicale, gli incontri di formazione e preghiera… Tanti volti e incontri che mi hanno aiutata a guardare in profondità. Un dono grande!

Ed ora, alle porte della professione perpetua, sento la responsabilità di professare la fede cristiana con la mia vita: cercare insieme stili di vita evangelici dentro il quotidiano che la realtà di oggi, con i suoi problemi e le sue bellezze, ci offre. Ho il profondo desiderio nel cuore di riuscire ad annunciare con la mia vita la bellezza e pienezza di una vita vissuta in Dio. Null’altro che questo.

Certo, non è facile, perché le scelte quotidiane non sono mai così chiare, sono spesso confuse, parziali, siamo sempre incoerenti! Ma sto sperimentando che la fede ha bisogno di coraggio, di rischiare accettando di sbagliare, di fare i conti con i propri limiti, e di fare scelte giorno per giorno con tutto il peso della parzialità e del desiderio di fare meglio, ma sapendo che non sto giocando sulle mie sole forze, con le mie miserie, ma sul Suo dono, sulla forza che mi è data dalla relazione con Lui. Il Signore sa accogliere la nostra realtà con le sue fragilità per trasformarle in possibilità di bene per tutti.

sr. Anna Tibaldo

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