Cosa c’entra la felicità? Una settimana di condivisione per far spazio alle domande

30
Nov

Dal 19 al 25 novembre 2023 la Casa vocazionale Ora decima della diocesi di Vicenza ha offerto la possibilità di vivere la vita ordinaria in un clima di preghiera, condividendo alcune tematiche e domande per crescere nell’amicizia e nella fede.

Nello stesso complesso, una parte dell’edificio è destinata alla comunità preteologica Il Mandorlo composta quest’anno da don Luca Lunardon, responsabile, e da Mirco e Luca. Durante la settimana di condivisione pertanto la tenda della loro comunità si è allargata ad altri 8 giovani, di età compresa tra i 21 ed i 30 anni, ed a sr Naike Monique Borgo, così da offrire sempre una conduzione a due voci, maschile e femminile.

I momenti forti si sono concentrati soprattutto dal tardo pomeriggio in poi, quando la grande maggioranza rientrava dal lavoro e si aprivano dialoghi su temi esistenziali, ma anche molto quotidiani. Il tema che ha accompagnato e scandito i giorni è il titolo di un libro di Marco Balzano, Cosa c’entra la felicità?, domanda che può sembrare scontata, ma declinata nella vita cristiana, nel mondo del lavoro e anche nella ricerca vocazionale ha portato a interrogativi molto profondi.

Una settimana che si alterna e si nutre di preghiera (le lodi, la Messa e la lectio), lavoro, ascolto, gioco, domande, racconti ed incontri (come quello con Franco Nembrini che ha commentato l’opera teatrale “Miguel Mañara” di Oscar V. Milosz oppure quello con le suore del Centro Myriam), diventa l’occasione per chi è un po’ più avanti nel cammino di fede di fare il punto, guardarsi indietro e rileggere come l’opera di Dio sia effettivamente incessante. Per chi è ancora nei passaggi iniziali è invece la possibilità di poter vivere quelle domande che talvolta non si sa a chi rivolgere, di curiosare nelle vite di chi già ha fatto delle scelte precise…per lasciarsi chiedere “cosa cerco?” oppure “Chi cerco?” perché la mia vita abbia un gusto nuovo.

La felicità del tema è stata subito individuata come la gioia profonda di chi ha trovato il proprio posto e, qualunque cosa accada, è consapevole di avere una roccia dove appoggiarsi ed è verso la Roccia che è il Signore che i giovani si sono messi in cammino.

E’ stata una settimana di semina, nella quale alcuni solchi sono stati scavati e altri aperti, ma soprattutto una settimana che porterà frutto secondo il cuore di Dio e con i suoi tempi nelle vite di tutti questi giovani.

Naike Monique Borgo

Dal 19 al 25 novembre 2023 la Casa vocazionale Ora decima della diocesi di Vicenza ha offerto la possibilità di vivere la vita ordinaria in un clima di preghiera, condividendo alcune tematiche e domande per crescere nell’amicizia e nella fede.

Nello stesso complesso, una parte dell’edificio è destinata alla comunità preteologica Il Mandorlo composta quest’anno da don Luca Lunardon, responsabile, e da Mirco e Luca. Durante la settimana di condivisione pertanto la tenda della loro comunità si è allargata ad altri 8 giovani, di età compresa tra i 21 ed i 30 anni, ed a sr Naike Monique Borgo, così da offrire sempre una conduzione a due voci, maschile e femminile.

I momenti forti si sono concentrati soprattutto dal tardo pomeriggio in poi, quando la grande maggioranza rientrava dal lavoro e si aprivano dialoghi su temi esistenziali, ma anche molto quotidiani. Il tema che ha accompagnato e scandito i giorni è il titolo di un libro di Marco Balzano, Cosa c’entra la felicità?, domanda che può sembrare scontata, ma declinata nella vita cristiana, nel mondo del lavoro e anche nella ricerca vocazionale ha portato a interrogativi molto profondi.

Una settimana che si alterna e si nutre di preghiera (le lodi, la Messa e la lectio), lavoro, ascolto, gioco, domande, racconti ed incontri (come quello con Franco Nembrini che ha commentato l’opera teatrale “Miguel Mañara” di Oscar V. Milosz oppure quello con le suore del Centro Myriam), diventa l’occasione per chi è un po’ più avanti nel cammino di fede di fare il punto, guardarsi indietro e rileggere come l’opera di Dio sia effettivamente incessante. Per chi è ancora nei passaggi iniziali è invece la possibilità di poter vivere quelle domande che talvolta non si sa a chi rivolgere, di curiosare nelle vite di chi già ha fatto delle scelte precise…per lasciarsi chiedere “cosa cerco?” oppure “Chi cerco?” perché la mia vita abbia un gusto nuovo.

La felicità del tema è stata subito individuata come la gioia profonda di chi ha trovato il proprio posto e, qualunque cosa accada, è consapevole di avere una roccia dove appoggiarsi ed è verso la Roccia che è il Signore che i giovani si sono messi in cammino.

E’ stata una settimana di semina, nella quale alcuni solchi sono stati scavati e altri aperti, ma soprattutto una settimana che porterà frutto secondo il cuore di Dio e con i suoi tempi nelle vite di tutti questi giovani.

Naike Monique Borgo

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