Cristo Re dell’universo è la solennità che viene celebrata a conclusione dell’anno liturgico quasi a riconoscere che lungo tutto l’anno la liturgia offre alcuni tratti peculiari di Cristo, ma che poi vanno riletti insieme per riconoscergli la sua regalità! Così non poteva esserci migliore scelta che domenica 26 novembre, solennità di Cristo Re, per celebrare come famiglia religiosa i 50 anni di vita religiosa di alcune sorelle: sr Alice Brigo, sr Letizia Feltrin, sr Natalina Edda e sr Silvana Mutti. Con loro è stata ricordata anche sr Marisa Zilio che da diversi anni ha iniziato la sua vita in Dio.
La celebrazione, molto semplice e al contempo solenne nella cappella di casa madre a Breganze (VI), è stata presieduta dal vescovo emerito di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, molto conosciuto da tutte le sorelle della congregazione.
All’inizio della Messa, Madre Maria Luisa Bertuzzo ha sottolineato come “l’immagine di un re ci porti a pensare a qualcosa di sfarzoso, mentre il segno di Cristo è la croce, segno di un amore incondizionato”. Ha proseguito poi dicendo che “oggi la congregazione è in festa perché ringrazia Dio per la corrispondenza all’amore del Signore di queste sorelle”. E’ una festa di famiglia condivisa con i laici del gruppo Kar.in che già vivono il carisma orsolino nelle loro scelte di vita.
Mons. Tessarollo invece nell’omelia ha ripercorso tutte le letture dando uno sguardo ampio, che aiutasse ad entrare nel disegno di Dio per ciascuno/a. Del Vangelo ha sottolineato come sia il momento delle conclusioni, che Cristo è chiamato a trarre con ogni persona, ma che non è sul quanto o sul come si è fatto, ma sulla dimensione del servizio. “A chi non lo ha riconosciuto in chi aveva necessità, dice “non mi avete servito” proprio perché Lui si riconosce in coloro che hanno qualche necessità.
“Ringraziamo il Signore per queste sorelle che per 50 anni lo hanno servito”, ha concluso il Vescovo Adriano, “usando l’immagine del re, potremmo dire che siete regine del servizio, come Cristo, fino al dono totale di sé”. Ha continuato poi con un augurio: “Che la vostra vita possa essere servizio anche per i prossimi 50 anni! Siamo pazzi? No, perché non chiediamo di dominare, ma di servire e allora abbiamo il coraggi di chiedere ancora tanti anni di servizio”!
Aggiungiamo anche come congregazione tanti auguri a tutte le nostre care sorelle perché l’esempio di ognuna incoraggia tutte ed insieme si cammina più volentieri e con gioia!