Vangelo di Luca 1,39-45
La Visitazione è, secondo me, l’immagine più bella dell’Avvento. Nei versetti del vangelo di questa quarta e ultima domenica – anche se si narra di Maria che con il suo carico di trepidazione e dubbi, si alza e va in fretta verso la casa di Zaccaria per incontrare Elisabetta – la protagonista è proprio quest’ultima. Elisabetta aveva trascorso in casa, ‘nascostamente’ (1,23) i primi mesi di gravidanza in un dialogo che possiamo immaginare incessante, con Dio e la creatura che le cresceva nel ventre. Una donna vecchia che aveva atteso una vita intera (quanto ci interrogano i tempi di Dio…) di diventare madre e che, ancor prima del cantico di Maria, prorompe in un inno di lode quando lo Spirito le fa riconoscere, in quella giovane donna, la madre del suo Signore. Dalle sue labbra escono solo parole di benedizione e dal suo grembo erompe la gioia. Sembra quasi di sentire la presenza di Dio aleggiare sopra quelle due donne.
È proprio la vita che porta in grembo, a farle dimenticare le sofferenze del passato: può leggerle in modo nuovo senza angustiarsi per il futuro perchè far crescere e offrire spazio di vita nuova fa assaporare, con pienezza, ogni presente.
“Non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova, non ve ne accorgete?” (Is 43,19)
Donatella Mottin