Da Madre Giovanna all’approvazione pontificia del 1950, dal Capitolo speciale del 1968 alla fase di rinnovamento del postconcilio, fino alle missioni oltre confine e al cammino di santità di Madre Giovanna.
Qui sopra: inizio ’900, Madre Giovanna con Rita Scotton e le dipendenti dell’azienda. A destra: 1937, Orsola Balasso e Luigia Viero; le prime sorelle vivono di lavoro e dei frutti della terra. Qui sotto: anni ’30, le suore con un gruppo di bambine nel cortile di Casa Madre. In basso a destra: riconoscimento pontificio della congregazione delle Suore Orsoline SCM (25 marzo 1950).
Sopra, in senso orario: anni ’50, al Torrione, con le bambine orfane; scuola di taglio e cucito; suore, donne in movimento e alla guida dei primi pulmini. Sotto, a sinistra: cultura e formazione per giovani donne.
In basso a destra: 9 novembre 1968, a cento anni dalla nascita e a cinquant’anni dalla morte di Madre Giovanna, la traslazione delle spoglie dal cimitero alla casa madre, con sosta nel Duomo di Breganze.
Qui a fianco: madre Antonietta e alcune sorelle con il vescovo ausiliare Carlo Fanton, al Capitolo speciale del 1968.
Qui sotto: a Roma,1980, con la Famiglia Mericiana e san Giovanni Paolo II, per la beatificazione dell’orsolina Maria dell’incarnazione.
In basso a sinistra: 1981, il trasferimento della curia generalizia da Breganze a Vicenza, accolta dal vescovo Arnoldo Onisto.
In basso a destra: 1984, uno dei primi convegni dei gruppi Am.Or, Amiche Suore Orsoline.
Qui sotto e a destra: 1985, la prima partenza per il Brasile.
Più in basso a destra: 1999, le prime sorelle ad esplorare i luoghi per le orsoline in Mozambico.
A fondo pagina: 2007, centenario di fondazione della congregazione, tutte le orsoline sparse in Italia e nel mondo si ritrovano a Breganze.
Il cammino di santità di Madre Giovanna
Sopra, da sinistra: 24 ottobre 1999, chiusura del processo diocesano di canonizzazione di Madre Giovanna, aperto il 9 marzo 1997 a Vicenza.
Sotto: 24 giugno 2017, Breganze, apertura dei centenari di Madre Giovanna e lettura del decreto di venerabilità.