A Città di Castello (Perugia) tra i maturandi c’è una studentessa che potrebbe essere la bisnonna degli altri: “Bisogna crederci, così mi hanno insegnato i miei genitori”
La “nonna” della maturità che sogna anche la laurea. A novanta anni compiuti Imelda Starnini, di Città di Castello (Perugia), ha deciso di rimettersi a studiare per conseguire il diploma e coronare il sogno di una vita, quello di diventare una maestra, almeno sulla carta. Questa mattina si è seduta sul banco che le è stato assegnato all’Istituto paritario San Francesco di Sales accanto ad altri maturandi che potrebbero essere i suoi bisnipoti.
“Lo studio, il sapere e il desiderio di conoscere non hanno età e io ne sono la dimostrazione. Avanti ragazzi ora non si scherza più” ha commentato Imelda, che non si vuole fermare. “Dopo il diploma anche la laurea? Perché no?”. Imelda Starnini, classe 1933, che dopo aver spento lo scorso 3 febbraio ben novanta candeline sulla torta di compleanno ha deciso di iscriversi come candidata esterna all’esame di maturità all’Istituto San Francesco di Sales (paritaria, scuola pubblica, unica in Europa, la cui fondazione risale al 1816) una volta conosciuto come la scuola “magistrale”, da qualche anno sede anche del liceo ad indirizzo socio-psico-pedagogico.
E proprio in quell’istituto, nel lungo corridoio al secondo piano che attraversa l’ingresso delle classi, questa mattina poco dopo le 8, Imelda si è seduta in un banco a poca distanza dalla cattedra, per sostenere la prima prova scritta di Italiano. Finalmente l’agognata campanella, il sogno di una vita, ha suonato anche per lei. Sei ore per svolgere una delle sette tracce proposte dal ministero: poi domani, giovedì 22 giugno sarà la volta della seconda prova scritta e a seguire la prossima settimana il colloquio finale prima del “verdetto”.
“Senza sacrificio non si ottiene nulla nella vita ed a questa età ho deciso di rimettermi in gioco ed affrontare questo esame, un obiettivo che ho rincorso da sempre ma che per varie ragioni, familiari e di lavoro mi è sfuggito. Ora sono qui e grazie all’aiuto della mia famiglia inizio il percorso di prove, che spero, mi condurranno ad ottenere il diploma” ha spiegato ancora “nonna” Imelda. “Li abbraccio tutti questi bellissimi giovani che oggi qui con me ed in tutta Italia sono pronti a superare gli ostacoli degli esami: lo studio, il sapere e il desiderio di conoscere non hanno età ed io ne sono la dimostrazione. Bisogna crederci, così mi hanno insegnato i miei genitori”.
Redazione Internet Avvenire