“Sbrigati, non c’è più tempo!”
“Vieni per tempo, mi raccomando”
“Con il lockdown abbiamo avuto tanto tempo”
“È questo il tempo favorevole per…”
“Cosa hai fatto in tutto questo tempo?”
“Che brutto tempo stiamo vivendo!”
“Ma dove lo trovo il tempo per fare tutto!”
“Ma hai così tanto tempo da buttare?”
Quante volte nel nostro linguaggio è presente la parola “tempo”! E anche per Vita Nuova si chiude un tempo, finisce un anno in cui abbiamo guardato alla cura: della fragilità, della sororità e del bene comune. Concludiamo con l’ultimo numero del 2021 puntando l’attenzione su come aver cura del tempo.
Che cos’è il tempo? È la vita, dice una delle testimonianze che troveremo all’interno. Forse lo capisce bene chi non se lo chiede troppo… Ricordo una bambina down che scandiva le sue gior-nate in maniera perfetta. Le stesse cose ogni giorno, alla stessa ora, senza che nessuno le ricordasse gli orari, come se una sveglia interiore la richiamasse ad un ritmo preciso di vita, felice e
contenta dei suoi giorni. Allora il tempo è questione di agenda o di quello che sta dietro ad essa? È la cura della quotidianità, del bene prezioso che è la vita o cura dell’orologio, della programmazione, dell’incastrare gli impegni così da non perdere tempo?
C’è una qualità del tempo che supera la quantità, il nostro grande problema, l’avere o non avere tempo, il come impiegarlo.
Dio è venuto nel tempo, anzi nella pienezza dei tempi. Celebrare un altro Natale allora significa considerare la qualità del tempo che ci è dato, ritrovare l’essenziale dei nostri gesti quotidiani, che sono nel tempo per dire una Presenza: quella del Dio fatto carne nel tempo, che come la vita è dono suo, da custodire e curare, senza pretendere di possederlo. Anche se è un susseguirsi di attimi unici che scorrono veloci, essi sono importanti e decisivi. Proprio per questo è importante viverli con consapevolezza, con attenzione, con cura. Proprio come ci ricordava madre Giovanna Meneghini, nostra fondatrice, che aveva ben capito l’essenza del tempo: “abbi di mira la gloria di Dio, non perdere un minuto che non sia a Lei consacrato e vivi felice nelle Sue mani” (Lettera n. 54 ad Angela Franzan).
Da queste parole un significativo augurio di Buon Natale!
sr. Maria Luisa Bertuzzo