Il Centro Documentazione e Studi e l’Associazione
Erano in sei suore davanti al notaio per l’atto costitutivo dell’Associazione Presenza Donna in quel 3 febbraio 1996. Ma con loro c’erano idealmente i quattordici soci e socie laici, preti, religiose che nel luglio del 1996 sono diventati a tutti gli effetti membri di questa associazione costituitasi a Vicenza e che “secondo la tradizione orsolina, nell’ambito della visione cristiana della vita e della persona, si pone a servizio della promozione e della formazione umana e cristiana della donna, affinché essa possa partecipare pienamente, con i doni e le attitudini di cui essa è portatrice, alla missione della Chiesa e alla costruzione della società civile”. Una missione per la promozione della classe popolare femminile, come si esprimeva Giovanna Meneghini, che si arricchisce nella dimensione culturale condivisa con donne e uomini di diversi stati di vita, a dire in reciprocità che la promozione delle donne si fa insieme, con parole, pensieri, percorsi di ricerca e studio, iniziative culturali.
Oggi Presenza Donna conta 47 soci e socie, ma ciò che la rende grande non è tanto il numero, quanto la rete di persone che, in momenti e per iniziative diverse, hanno incontrato Presenza Donna e hanno condiviso con essa un pezzo di strada.
In questi ultimi anni si è scelto infatti di dare uno spazio sempre maggiore a richieste e proposte di collaborazione da parte di gruppi, organizzazioni e chiese “altre”, per condividere cammini di riflessione e di impegno.
Accanto a percorsi legati al mondo credente e al ruolo della donna nella chiesa e nella società, si è così sviluppato un lavoro di tessitura e spesso di coordinamento che ha visto Presenza Donna come spazio di confronto tra varie appartenenze culturali, credenti o di fedi diverse, ma anche come luogo in cui far germogliare e crescere segni di tempi nuovi.
È probabilmente in questa visione di un mondo altro, sempre più autenticamente evangelico, che si colloca l’augurio, ma anche il sogno per il futuro dell’Associazione: abitare il nostro tempo vivendo con pienezza le dimensioni della giustizia, della pace, della solidarietà sociale, del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale per instaurare relazioni autentiche per donne e uomini che insieme costruiscono la presenza del Regno.
Donatella Mottin