5 gennaio: cronache da un viaggio lungo 113 anni! Guarda la gallery

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Il viaggio è senz’altro la cifra che ha caratterizzato quest’anno la Memoria della nostra Fondazione il 5 gennaio in Casa Madre.

La celebrazione eucaristica domenicale ha evidenziato, attraverso l’intronizzazione della Parola e la processione offertoriale, il lungo viaggio col quale ci hanno raggiunto dal Mozambico e dall’Amazzonia alcune di noi, rendendo così presenti le Comunità missionarie. La Parola ci ha richiamato il viaggio compiuto dal Verbo per incarnarsi e abitare fra gli uomini, e l’omelia di don Francesco Gasparini (che ha celebrato insieme a don Raimondo Sinibaldi) ha menzionato il viaggio in mezzo alla neve delle primissime Sorelle, per dare principio alla Comunità, nel lontano 5 gennaio del 1907. L’oro, l’incenso e la mirra portati all’altare, anticipando i segni dell’Epifania, hanno rappresentato il compimento del viaggio dei Magi dall’Oriente.

Iniziando l’incontro M. Maria Luisa ha espresso la sua gioia nel poter consegnare alle Sorelle un’edizione, ad uso interno, dei Quaderni scritti da Luigia Viero; questa Sorella, fortemente ancorata nell’intuizione di Madre Giovanna, si è trovata a succederle nella guida dell’ancora precaria Comunità, affrontando enormi difficoltà ed essendo costretta a compiere un progressivo e doloroso viaggio, un esodo da sé stessa per amore della Comunità.

Lo ha sottolineato sr Maria Grazia Piazza che ci ha fatto compiere un viaggio nel tempo, ripercorrendo alcuni eventi della prima Comunità, perché “narrare la propria storia è rendere lode a Dio e ringraziarlo per tutti i suoi doni” (Papa Francesco ai Consacrati), ma anche trovare ispirazione per intraprendere nuove strade ed “aprire spazi a Dio”. A partire dagli anni della Prima Guerra Mondiale abbiamo ripercorso il viaggio della Comunità, il travagliato percorso per continuare a esistere – nonostante le due Grandi Guerre, la povertà, le malattie, le incognite sul futuro – e ottenere un riconoscimento ecclesiale (l’approvazione diocesana nel 1943). Nelle slides proiettate sono scorsi i volti di tante Sorelle che ci hanno precedute, testimoni appassionate e tenaci dell’infinita misericordia di Dio nelle privazioni, nella malattia, nel dono totale di sé.

“I Magi insegnano che si può partire da molto lontano per raggiungere Cristo”: con questa citazione del Papa la Madre ha introdotto il pomeriggio nel quale abbiamo compiuto un viaggio attraverso il mondo. Sr Antonia Storti ci ha condotte in Amazzonia, il polmone della terra, nel quale la Chiesa si è messa in viaggio insieme (cammino culminato nel Sinodo pan-amazzonico) per difendere l’esistenza e la dignità delle popolazioni, dell’ecosistema e dell’intera umanità, gravemente minate dagli interessi economici; come pure la Chiesa si è fatta ospedale da campo per le folle di Venezuelani giunti in fuga dal loro paese. Sr Rita Gecchele e sr Valentina ci hanno raccontato la terribile esperienza del tifone Idai, che a metà marzo scorso ha distrutto vaste aree del Mozambico, mietendo molte vittime e lasciando ampie fasce di popolazione prive di tutto; le suore hanno riletto questo vissuto come quello dei Magi, caratterizzato dalla notte, dal viaggio e dalla stella.

Il viaggio di questa intensa giornata ci ha condotte ad adorare il Signore nell’Eucarestia: portando tutta questa ricchezza di vita davanti al Signore, ci siamo impegnate a camminare insieme ai Magi e a tutte le genti per riconoscere e manifestare la signoria di Dio sulla storia e sul mondo. In particolare, noi Suore abbiamo rinnovato i Voti, mentre un gruppo di laici che sono attratti dalla testimonianza di Madre Giovanna hanno chiesto a Dio di contribuire, come lei, “alla crescita di una nuova umanità, che nell’amore e nel servizio scorge il segreto della pace e della piena realizzazione umana”. Rinfrancate e rinfrancati nel cammino, insieme ci rimettiamo in viaggio!

sr. Maria Coccia

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