La fine del mio servizio civile

09
Dic
Camminando si apre cammino

Cari lettori,
oggi è il mio penultimo giorno di servizio civile. Mi piange il cuore a dover lasciare Villa Savardo.

Devo ringraziare tutti: dalle educatrici, alle suore, alle donne e bambini. È stata un’esperienza di vita che consiglierei a tutti i giovani di fare. Il servizio civile è un anno fondamentale per la crescita professionale e personale di una persona.

Vorrei condividere con voi una parte del discorso che fece Papa Francesco ai volontari del servizio civile: “Cari giovani, vi auguro di seguire la via che dà pienezza di significato e di gioia alla vostra vita. Questa via non è uguale per tutti, ma ognuno può trovare quella più adatta alla sua personalità, ai suoi doni, alla sua situazione. Vi sono tuttavia delle coordinate comuni, al di fuori delle quali non è possibile trovarla, e una di queste coordinate è proprio quella del servizio. Sicuramente la strada del servizio va controcorrente rispetto ai modelli dominanti, ma in realtà ognuno di noi si sente contento e realizzato solo quando è utile per qualcuno. Questo sprigiona in noi delle energie nuove, ci fa percepire che non siamo soli e dilata i nostri orizzonti. Vi invito a camminare su questa strada del servizio e a prendere come modello perfetto di umanità Gesù, che ha fatto posto agli altri in se stesso fino a donare la sua vita.” Spero che sempre di più i ragazzi scelgano di intraprendere questa strada.

Vorrei inoltre augurare un grosso in bocca al lupo a tutti i volontari e soprattutto ai ragazzi che arriveranno a Villa Savardo e che a gennaio inizieranno il loro servizio. Vi auguro di trovare tanta forza e soddisfazione anche attraverso le sfide che attraverserete.

Federica Giuspoli

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