Se c’è una cosa che questo anno di servizio civile mi sta facendo provare è senz’altro l’incontro con culture diverse dalla mia.
E perché questo incontro possa avvenire nel migliore dei modi, è necessario conoscere ed informarsi riguardo le usanze, le tradizioni e le abitudini dell’etnia dell’ospite appena accolta nella comunità. Spesso infatti un loro comportamento può venire frainteso se non se ne conosce il vero significato.
Una mattina infatti, mi sono spaventata quando, arrivata a Villa Savardo, mi trovo davanti uno stendi biancheria pieno di capelli finti messi ad asciugare al sole.
Per le nostre ospiti di origine Africana era arrivato il momento di cambiare le proprie treccine!!!
In Africa le treccine sono la tipica acconciatura tradizionale e le donne usano esclusivamente questo modo di portare i capelli che, ovviamente, ha una vasta gamma di varietà.
Le treccine sono realizzate a mano una per una, unendo capelli direttamente dalla radice a ciocche di capelli finti, anche colorati.
Per realizzare un’acconciatura di treccine c’è bisogno di diverso tempo e, purtroppo da come mi hanno raccontato le bambine accolte nella comunità Iris, non è un procedimento proprio indolore: per far si che possano durare almeno tre mesi, la mamma tira fortissimo i loro capelli, tanto che per i giorni successivi è impossibile anche solo accarezzare le loro teste!
Le treccine ricoprono inoltre un’importanza sociale sotto diversi aspetti: religiosi, parentali, stato economico, età, etnia ed altri attributi d’identità. È proprio per questo motivo che le madri danno molta importanza all’acconciatura delle loro bambine e non accettano proprio di mandarle a scuola se non sono sistemate e intrecciate alla perfezione!
Ecco alcune foto delle meravigliose treccine!
Valentina
