Un viaggio di fede e solidarietà: la storia di Libia López, migrante venezuelana in Roraima, Brasile

26
Ott

La mia storia vuole essere una testimonianza di fede, resilienza e solidarietà.

Mi chiamo Libia López, sono una migrante venezuelana arrivata a Boa Vista, Roraima, nel gennaio 2018, con i miei figli Jesus e Jhostin. Il nostro viaggio è iniziato per motivi di salute di mio fratello maggiore, purtroppo scomparso a causa di complicazioni dovute al diabete. A quel tempo non avevamo le risorse finanziarie necessarie per mantenerci e stavo affrontando un problema di salute che richiedeva un intervento chirurgico alla cistifellea. Tuttavia, la mia fede, indistruttibile, mi ha sempre mantenuto salda.

Il nostro arrivo a Boa Vista è stato pieno di incertezze. Eravamo stranieri in un luogo sconosciuto, ma la speranza ci guidava. Subito dopo il nostro arrivo, abbiamo lavorato accettando tutte le possibilità di lavoro che apparivano, contando su amici brasiliani che ci hanno sempre dato rifugio e sostegno. È stato un atto di generosità che non dimenticheremo mai.

La situazione, tuttavia, era difficile. Avevo bisogno di cure mediche urgenti per le mie condizioni di salute e i miei figli desideravano stabilità e un’istruzione adeguata. Trovare un lavoro era difficile e le difficoltà finanziarie erano costanti. Durante questo momento difficile, ho trovato conforto nella comunità ecclesiale locale e nella mia fede.

È stato attraverso le Suore Orsoline che ho conosciuto la comunità di San Lazzaro di Betania e ho iniziato a svolgere un ruolo importante come insegnante per i bambini venezuelani e brasiliani che aspettavano un posto nelle scuole locali. Insegnare per me è stata una benedizione e la gioia di imparare di questi bambini mi ha motivato a continuare. Anche nelle nostre difficoltà troviamo la forza per aiutare gli altri.

Nel corso del tempo si sono verificati notevoli cambiamenti nel panorama locale. Nel 2020 sono stata accolta dalla sede della Pastorale dos Migrantes della Diocesi di Roraima, grazie alle Suore Scalabriniane. Da quel momento in poi la mia vita ha preso una nuova direzione.

Il mio ruolo alla Pastoral dos Migrantes è stato molto importante per me, lavorando nell’attivitá di regolarizzazione dell’immigrazione in collaborazione con altre organizzazioni civili, la Força Tarefa, l’Operazione Accoglienza e la Polizia Federale, mi sono appassionata per quest’area di lavoro, studiando le leggi brasiliane e quelle relative all’immigrazione e ho mi sono preparata per lavorare nel miglior modo possibile. Lavoriamo insieme per dare supporto e assistenza ai migranti che cercano di regolarizzare la loro situazione in Brasile, dando le necessarie informazioni, guidandoli in quello che é necessario e fornendo assistenza nella fase di pre-documentazione prendendo appuntamenti nella stazione della Polizia Federale (PTRIG) a Boa Vista. È stato gratificante far parte di un team che si dedica ad aiutare chi (come lo fu per me) cerca una nuova possibilità di vita in un paese straniero. Le persone arrivano ansiose e disorientate, ma escono da quella sede, contente per essere riuscite in questa prima parte, in quanto la documentazione è sempre il primo passo per un migrante per regolarizzare la sua situazione e noi come squadra abbiamo questo prezioso compito di contribuire a raggiungere questo obiettivo. Una benedizione per me far parte di tutto questo.

Il tempo passava e il mio impegno nella missione di aiuto umanitario cresceva. Collaboravo e collaboro ancora con la Pastoral dos Migrantes sulla regolarizzazione dell’immigrazione, poiché è un settore che mi piace molto. Ho avuto l’opportunità di imparare e crescere, acquisendo preziose conoscenze sulle sfide che i migranti devono affrontare. Ho trovato la mia casa nella Pastorale dos Migrantes e il mio cuore é pieno di gratitudine per tutto ciò che ho ricevuto.

Ora, in questo anno 2023, mi imbarco in una nuova avventura. Sono onorata di essere accolta dall’equipe della Radio Monte Roraima 107.9FM come giornalista responsabile dell’area religiosa e migratoria. La mia conoscenza e vicinanza a questi argomenti mi consente di informare la comunità su questioni attuali e importanti. Voglio condividere storie stimolanti, resoconti di migranti che hanno superato le sfide e discutere l’importanza della solidarietà e della comprensione nella nostra società.

Voglio cogliere l’occasione per esprimere la mia profonda gratitudine a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso di crescita spirituale e professionale. Senza la benedizione di Dio e il sostegno di tante anime generose, non avrei mai potuto superare gli ostacoli che la vita mi presentava.

La fede che mi ha portato a Boa Vista, la solidarietà della comunità e l’opportunità di servire nella pastorale dei migranti sono stati veri doni divini. La mia storia è una piccola parte di una narrazione più ampia, una storia di compassione e speranza che si svolge ogni giorno nella vita di tanti migranti in cerca di una vita migliore.

Oggi, mentre mi preparo per questa nuova fase, porto con me tutte le esperienze e le lezioni che ho imparato durante questo viaggio. Credo che l’informazione sia un potente strumento per creare comprensione e solidarietà tra le persone e non vedo l’ora di condividere storie che tocchino i cuori e ispirino all’azione. La mia fede rimane indistruttibile e la mia determinazione a fare la differenza nella vita delle persone cresce ogni giorno. Che Dio ci benedica nella nostra missione di aiutare i più bisognosi.

Libia Lopez

La mia storia vuole essere una testimonianza di fede, resilienza e solidarietà.

Mi chiamo Libia López, sono una migrante venezuelana arrivata a Boa Vista, Roraima, nel gennaio 2018, con i miei figli Jesus e Jhostin. Il nostro viaggio è iniziato per motivi di salute di mio fratello maggiore, purtroppo scomparso a causa di complicazioni dovute al diabete. A quel tempo non avevamo le risorse finanziarie necessarie per mantenerci e stavo affrontando un problema di salute che richiedeva un intervento chirurgico alla cistifellea. Tuttavia, la mia fede, indistruttibile, mi ha sempre mantenuto salda.

Il nostro arrivo a Boa Vista è stato pieno di incertezze. Eravamo stranieri in un luogo sconosciuto, ma la speranza ci guidava. Subito dopo il nostro arrivo, abbiamo lavorato accettando tutte le possibilità di lavoro che apparivano, contando su amici brasiliani che ci hanno sempre dato rifugio e sostegno. È stato un atto di generosità che non dimenticheremo mai.

La situazione, tuttavia, era difficile. Avevo bisogno di cure mediche urgenti per le mie condizioni di salute e i miei figli desideravano stabilità e un’istruzione adeguata. Trovare un lavoro era difficile e le difficoltà finanziarie erano costanti. Durante questo momento difficile, ho trovato conforto nella comunità ecclesiale locale e nella mia fede.

È stato attraverso le Suore Orsoline che ho conosciuto la comunità di San Lazzaro di Betania e ho iniziato a svolgere un ruolo importante come insegnante per i bambini venezuelani e brasiliani che aspettavano un posto nelle scuole locali. Insegnare per me è stata una benedizione e la gioia di imparare di questi bambini mi ha motivato a continuare. Anche nelle nostre difficoltà troviamo la forza per aiutare gli altri.

Nel corso del tempo si sono verificati notevoli cambiamenti nel panorama locale. Nel 2020 sono stata accolta dalla sede della Pastorale dos Migrantes della Diocesi di Roraima, grazie alle Suore Scalabriniane. Da quel momento in poi la mia vita ha preso una nuova direzione.

Il mio ruolo alla Pastoral dos Migrantes è stato molto importante per me, lavorando nell’attivitá di regolarizzazione dell’immigrazione in collaborazione con altre organizzazioni civili, la Força Tarefa, l’Operazione Accoglienza e la Polizia Federale, mi sono appassionata per quest’area di lavoro, studiando le leggi brasiliane e quelle relative all’immigrazione e ho mi sono preparata per lavorare nel miglior modo possibile. Lavoriamo insieme per dare supporto e assistenza ai migranti che cercano di regolarizzare la loro situazione in Brasile, dando le necessarie informazioni, guidandoli in quello che é necessario e fornendo assistenza nella fase di pre-documentazione prendendo appuntamenti nella stazione della Polizia Federale (PTRIG) a Boa Vista. È stato gratificante far parte di un team che si dedica ad aiutare chi (come lo fu per me) cerca una nuova possibilità di vita in un paese straniero. Le persone arrivano ansiose e disorientate, ma escono da quella sede, contente per essere riuscite in questa prima parte, in quanto la documentazione è sempre il primo passo per un migrante per regolarizzare la sua situazione e noi come squadra abbiamo questo prezioso compito di contribuire a raggiungere questo obiettivo. Una benedizione per me far parte di tutto questo.

Il tempo passava e il mio impegno nella missione di aiuto umanitario cresceva. Collaboravo e collaboro ancora con la Pastoral dos Migrantes sulla regolarizzazione dell’immigrazione, poiché è un settore che mi piace molto. Ho avuto l’opportunità di imparare e crescere, acquisendo preziose conoscenze sulle sfide che i migranti devono affrontare. Ho trovato la mia casa nella Pastorale dos Migrantes e il mio cuore é pieno di gratitudine per tutto ciò che ho ricevuto.

Ora, in questo anno 2023, mi imbarco in una nuova avventura. Sono onorata di essere accolta dall’equipe della Radio Monte Roraima 107.9FM come giornalista responsabile dell’area religiosa e migratoria. La mia conoscenza e vicinanza a questi argomenti mi consente di informare la comunità su questioni attuali e importanti. Voglio condividere storie stimolanti, resoconti di migranti che hanno superato le sfide e discutere l’importanza della solidarietà e della comprensione nella nostra società.

Voglio cogliere l’occasione per esprimere la mia profonda gratitudine a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo percorso di crescita spirituale e professionale. Senza la benedizione di Dio e il sostegno di tante anime generose, non avrei mai potuto superare gli ostacoli che la vita mi presentava.

La fede che mi ha portato a Boa Vista, la solidarietà della comunità e l’opportunità di servire nella pastorale dei migranti sono stati veri doni divini. La mia storia è una piccola parte di una narrazione più ampia, una storia di compassione e speranza che si svolge ogni giorno nella vita di tanti migranti in cerca di una vita migliore.

Oggi, mentre mi preparo per questa nuova fase, porto con me tutte le esperienze e le lezioni che ho imparato durante questo viaggio. Credo che l’informazione sia un potente strumento per creare comprensione e solidarietà tra le persone e non vedo l’ora di condividere storie che tocchino i cuori e ispirino all’azione. La mia fede rimane indistruttibile e la mia determinazione a fare la differenza nella vita delle persone cresce ogni giorno. Che Dio ci benedica nella nostra missione di aiutare i più bisognosi.

Libia Lopez

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