Giovanna e il Corpus Domini

10
Giu

In questa festa del Corpus Domini vogliamo lasciarci accompagnare da Madre Giovanna all’incontro con Gesù Eucarestia. Lasciamoci guidare da Lei in questa esperienza d’amore e di comunione, in questo rapporto profondo di intimità con Gesù Eucarestia, che guida e accompagna la sua vita e la sua storia.

 

Tu devi consumarti d’amore per me – andava dicendo — Tu devi adoperarti per la mia gloria e In queste solenni chiamate mi sembrava di avere un cuore così grande e una brama così ardente per la salute delle anime bastante per abbracciare tutto il mondo. Questo soleva essere nella santa comunione e nell’esposizione del Santissimo che si fa nel pomeriggio della domenica: in quei preziosi momenti mi sentivo libera, sciolta da tutto e da tutti, come mi fossi trovata sola con Gesù.    

(Dalle memorie di Giovanna Meneghini – Mem. I – 13)  

 

Preghiera e eucaristia come strumenti di libertà: questa è l’esperienza di madre Giovanna e non può non sorprendere il riferimento alla libertà nella vita di una donna che antepose sempre il dovere verso gli altri alla realizzazione delle proprie vocazioni. Il riferimento, di per sé rivoluzionario per le donne della sua epoca, mantiene la sua carica profetica anche per le donne di oggi. Di fronte alla sfida posta dal permanente oscillare dello specifico femminile fra Marta e Maria, fra contemplazione e azione pratica, fra “interno” ed “esterno”, madre Giovanna sente che il vero spazio di libertà è nella preghiera e nella eucaristia.

Questi sono i luoghi ove ogni donna può essere se stessa, rispettando i propri bisogni e le proprie originali vocazioni, e riconoscendo, nel contempo, l’altro da sé – sia esso la famiglia, il lavoro, la comunità in cui si vive – come lo spazio che, in libertà, ci consente di realizzarci compiutamente.

Dice madre Giovanna: Nella Comunione e nell’esposizione del Santissimo mi sentivo libera, sciolta da tutto e da tutti, e in un altro suo appunto ricorda che con la preghiera “… mi sembra di avere un cuore così grande, bastante per abbracciare tutto il mondo.

Pregare quindi è uno strumento centrale e risolutivo per la vita di un cristiano. Sembra sentire risuonare qui le parole che, ad un secolo e più di distanza, ci dice oggi Papa Francesco: “La preghiera fa miracoli……è una chiave che apre il cuore di Dio, che non è blindato” (*)

Annalisa Lombardo

(Tratto dal libro Corrispondere all’amore di sr. Samuela Sartorel)

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