In copertina – illustrazione di Chiara Peruffo
Ho cercato l’immagine interiore che poteva rappresentare l’amare secondo il Vangelo. Ed è uscito il curvarsi: si curva Maria di Magdala per spargere lacrime sui piedi di Gesù, o il nardo profumato sulla sua testa; si china Gesù nella lavanda dei piedi; si curva il Padre buono a rialzare suo figlio; si curva Gesù a scrivere per terra quando altri condannano l’adultera; si china il samaritano sull’uomo ferito a terra; si china la madre verso il suo piccolo.
E poi l’aprirsi: si aprono le mani di Maria ad accogliere l’annuncio, e il suo manto protegge nella Mater misericordiae. Si aprono in modo violento, definitivo, le braccia del crocifisso. Questo gesto radice espande per sempre l’amore, nella morte come estremo dono. Da questo nucleo tutto il resto, i mille curvarsi della vita quotidiana.