Domenica delle Palme – anno A

01
Apr

È domenica delle Palme. Nella nostra tradizione di racconti popolari, siamo abituate a immaginare una folla in festa, nella gioia grande di vedere Gesù passare.
Desidero, questa domenica, che ascoltiamo queste pagine di vangelo, scritte dalla comunità di Matteo, in un’altra prospettiva. Esiste un piccolo luogo fra Betania, la casa dei poveri, e Gerusalemme, il monte degli olivi. Questo luogo nella lingua aramaica, lingua non considerata pura dei giudei, questo luogo é la casa dei fichi che non sono ancora maturi.
Un luogo dove i discepoli sono invitati da Gesù, per vocazione, a “sciogliere nodi”. Scioglierli non in modo autorevole di chi determina, di chi giudica, ma unendo due animali da servizio, da lavoro. Piccoli animali, come può essere un asinello destinato all´umile servizio di carico.
E su un piccolo animale, destinato al servizio umile, Gesù é accolto.
Una grande folla accoglie Gesù. Il termine, che in italiano traduciamo con la parola folla, in greco indica un insieme di persone escluse, considerate impure, peccatrici, soprattutto le donne.
Questa folla é il grido degli esclusi: un grido di dolore, un grido di richiesta di aiuto.
Osanna, vieni ad aiutarci, a salvarci, ti imploriamo.
Da questa moltitudine che implora, é rivelata l’identità di Gesù, fra le persone escluse: questi é il profeta, Gesù di Nazareth dalla Galilea.
Questo uomo nella diaconia delle persone escluse, il Figlio di Dio, cavalcando umilmente un asinello, fra la casa dei poveri e il sacrificio, il martirio, la persecuzione sul monte degli olivi.
In Gerusalemme é Lui che ci salva. Amen, e continuiamo amando.

Maria Soave Buscemi

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